martedì 21 maggio 2013

Rafsanjani e Mashaii sono stati respinti dal Consiglio dei Guardiani

Oggi finalmente dopo 5 giorni di ritardo il Consiglio dei Guardiani del regime dei mullah ha pubblicato la lista dei candidati ammessi alle prossime elezioni-nomination presidenziali del regime iraniano escludendo   due nomi eccellenti e graditissimi all'occidente all'America di Obama: Rafsanjani e Esfandiar Mashaii, uomo di Ahmadinejad e il suo consuocero. Il passato di quest'ultimo non è nascosto agli addetti ai lavori( capo della Sepah Passdaran, altissimo dirigente dei servizi segreti, capo di varie plotoni di esecuzione e carnefice delle popolazioni curde). Il capo supremo Ayatolterrore Ali Khamenei con questa dolorosa scelta autochirurgica ha scelto la strada di "contrazione del sistema" buttando al mare la speranza del mondo civile che avevano investito enormi progetti su questi due candidati anti Khamenei. Specialmente in campo del contenzioso atomico gli americani speravano di avere degli interlocutori freschi e antagonisti di Khamenei portando avanti una falsa speranza di poter sorpassare lo statuto ferreo del regime dei mullah: velayate Faghih( potere assoluto del capo supremo). con tale scelta il regime iraniano ha dimostrato ancora una volta che non ha assolutamente intenzioni pacifiche sia in campo atomico che in quello della stabilità pacifica della regione. Nel caso contrario avrebbe dovuto dimostrare qualche flessibilità prescindendo dalle sue pretese atomiche e interferenze terroristiche in mondo in particolar modo in Iraq e in Siria. Khamenei ancora una volta ha dimostrato che è l'unico autore dell'arricchimento dell'uranio e della dirigenza politica e militare del  paese. Naturalmente lui ha messo sul conto la reazione della parte avversaria specialmente quella di Ahmadinejad. khamenei sa bene che Rafsanjani non è uomo di guerra anche per avanzata età ma Ahmadinejad si ecco perche ha scatenato una grande rete di arresti e di persecuzione degli uomini del presidente sparsi in tutto il paese. secondo le informazioni in mio possesso le forse di sicurezza hanno arrestato almeno 1000 uomini vicini al presidente senza alcuna motivazione e ordini giuridici. Una politica di avvertimenti e di prevenzione onde la formazione di rivolte e manifestazioni uguali a quelli che hanno succeduto la seconda elezione di Ahmadienjad nel 2009, quando milioni di persone si sono rovesciati nelle strade reclamando il loro voto. ma in quel caso Khamenei aveva deciso di rinominare Ahmadienjad come  il suo uomo di fiducia e di obbedienza.  Secondo le mie informazione provenienti da Teheran l'esercito e le forze dell'ordine e di sicurezza hanno vietato qualsiasi licenza e hanno dato allarme rosso e hanno anche diviso i compiti in previsione alle manifestazioni popolari. Il timore fondamentale di Khamenei proviene da parte di Ahmadinejad che è da un paio di anni che non risponde più ai reclami del capo supremo e lo considera addirittura non come capo supremo dell'Velayate Faghih ma un " semplice cittadino e con un solo voto"!
Oggi il coltello è nelle mani di Khamenei e bisogna vedere quale è la reazione di Ahmadinejad che sperava di restare al potere ancora per altri 8 anni candidando il suo consuocero alla sua successione.
Secondo me tale decisione ha cambiato radicalmente l'equilibrio politico del paese portando il regime verso un'accelerazione del processo di disgregazione che inevitabilmente lo porterà al rovesciamento certo.
Davood Karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici  iraniani residenti in Italia
3387862297

 
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