lunedì 28 maggio 2012

Il sostegno cuneese alle donne della resistenza iraniana



CUNEO
25.05.2012 - SOCIETÀ

Il sostegno cuneese alle donne della resistenza iraniana

Il nuovo sindaco di Cuneo Federico Borgna con l'ex sindaco Alberto Valmaggia alla manifestazione di oggi a Cuneo

Il gemellaggio con Camp Ashraf enclave dei rifugiati iraniani in Iraq

LORENZO BORATTO
Cuneo è stata la prima città al mondo che, fin dal 2008 e grazie all'impegno dell'ex sindaco Alberto Valmaggia e del vice Giancarlo Boselli, si è gemellata con Camp Ashraf, città "cuore" della resistenza iraniana situata in Iraq (si tratta di un campo profughi che è una enclave di rifugiati iraniani).
Ashraf, da quando l'esercito americano non svolge più la funzione di protezione della città, ha subito duri attacchi da parte dell'esercito iracheno.
Oggi pomeriggio a Cuneo si è svolta in sala San Giovanni la commemorazione delle vittime della resistenza iraniana (con un primo appuntamento al monumento della Resistenza, poi un convegno in sala San Giovanni).
Bruno Mellano, componente del board internazionale dell'associazione "Nessuno tocchi Caino": "L'appuntamento di oggi a Cuneo è servito per rinforzare il legame tra la lotta per la libertà avvenuta a Cuneo nel 1943-1945 con quanto sta accadendo nel campo di Ashraf; sottolineando in particolare il ruolo delle donne". All'appuntamento di oggi era presente la parlamentare radicale (gruppo Pd) Elisabetta Zamparutti, oltre al nuovo e vecchio sindaco di Cuneo. La deputata radicale è tesoriera dell'associazione "Nessuno tocchi Ciano". Moderatore è stato l’avvocato Enrica 

La città ricorda le vittime della resistenza iraniana
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Lunedì 28 Maggio 2012 18:54
Cuneo - Gemellaggio dal 2008 con Camp Ashraf, simbolo dell'opposizione al governo Punto Cuneo, venerdì 25 maggio 2012
Con una commemorazione al Monumento alla Resistenza e un dibattito in Sala San Giovanni, la città ha ricordato le vittime della resistenza iraniana. Alla cerimonia erano presenti il nuovo sindaco, Federico Borgna e l'ex primo cittadino Alberto Valmaggia. Proprio durante il suo ultimo mandato, nel 2008, Cuneo è diventata la prima città nel mondo a gemellarsi con Camp Ashraf, cuore della resistenza iraniana al governo. La città, che si trova in Iraq, è il centro dell'opposizione al governo di Ahmadinejad. Ora il governo iraniano ha chiesto che i residenti di Ashraf lascino la città per essere spostati in un altro campo, chiamato Camp "Liberty", in realtà un aggregato di container sotto il sole dove non è garantito il minimo standard igienico.
"In questo campo è i corso una totale violazione dei diritti umani che avviene sotto gli occhi chiusi delle Nazioni Unite" ha detto l'avvocato Enrica Giordano Presidente di Libere (Ass. Naz. Donne italiane a sostegno Donne Resistenza iraniana) . "E' importante che città come Cuneo si ribellino a questo trattamento dei residenti di Ashraf - ha detto -. Se pensiamo ai nostri partigiani, per noi erano eroi della Resistenza, così come i ragazzi e le ragaze di campo. Oltre mille donne sono andate via insieme ai loro figli, stanno pagando un prezzo troppo alto per affermare la libertà e i diritti umani molto alto. Non è accettabile una violazione di questo tipo".
Secondo Amnesty International e Nessuno tocchi Caino negli ultimi 30 anni sono state almeno 120mila le "esecuzioni politiche", senza contare le punizioni corporali e le violazioni dei diritti umani. Le organizzazioni umanitarie denunciano nell'ultimo anno un raddoppio delle esecuzioni capitali: nelle ultime due settimane sarebbero state più di 30, tra le quali 8 donne.
Alla conferenza in Sala San Giovanni hanno preso parte anche l'onorevole Elisabetta Zamparutti, presidente del Comitato Parlamentari Italiani a sostegno della  Resistenza Iraniane e Antonio Stango di Nessuno Tocchi Caino.

 
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