INDONESIA: AFFONDA BARCA MIGRANTI, 76 SALVI, 217 DISPERSI
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11:43 18 DIC 2011
(AGI) - Trenggalek (Indinesia), 18 dic. - E' di almeno 217 dispersi il bilancio dell'affondamento di una nave di migranti al largo dell'Indonesia. A bordo dell'imbarcazione c'erano, secondo altre stime, almeno 400 persone, provenienti, in particolare, da Iran, Iraq e Afghanistan e dirette in Australia. Finora sono state tratte in salvo solo76 persone.
A bordo dell'imbarcazione avrebbero dovuto trovar posto solo un centinaio di persone, ma, come spesso accade nei viaggi dei migranti, erano piu' del doppio.
A bordo dell'imbarcazione avrebbero dovuto trovar posto solo un centinaio di persone, ma, come spesso accade nei viaggi dei migranti, erano piu' del doppio.
La tragedia si e' verificata a circa 40 miglia nautiche da Giava, quando vento, pioggia e onde alte fino a cinque metri hanno affondato la barca e decine di passeggeri si sono trovati in mezzo ad acque infestate da squali. Finora sono stati recuperati 32 sopravvissuti, ma per gli altri vi sono ben poche speranze.
"Abbiamo inviato nell'area quattro navi e due elicotteri, ma nessuno e' stato avvistato. E' molto probabile che siano tutti annegati", ha spiegato Gagah Prakoso, portavoce dell'Agenzia nazionale dei soccorsi indonesiana, "anche per un buon nuotatore, perfino dotato di salvagente, e' impossibile galleggiare in condizioni simili". I sopravvissuti, che hanno nuotato per circa sei ore in acqua prima di trovare soccorso, sono stati trasferiti sulla spiaggia di Prigi e molti affermano di essere in possesso di una documentazione dell'Onu in grado di provare il loro status di rifugiato. Per poter fare questo viaggio hanno pagato, dicono, dai 2.500 ai 5.000 dollari ai trafficanti. Il loro obiettivo era di raggiungere l'Isola del Natale, australiana ma piu' vicina alla coste indonesiane e, di solito, tappa intermedia dei richiedenti asilo prima di raggiungere lo Stato dell'Oceania. (AGI) .
"Abbiamo inviato nell'area quattro navi e due elicotteri, ma nessuno e' stato avvistato. E' molto probabile che siano tutti annegati", ha spiegato Gagah Prakoso, portavoce dell'Agenzia nazionale dei soccorsi indonesiana, "anche per un buon nuotatore, perfino dotato di salvagente, e' impossibile galleggiare in condizioni simili". I sopravvissuti, che hanno nuotato per circa sei ore in acqua prima di trovare soccorso, sono stati trasferiti sulla spiaggia di Prigi e molti affermano di essere in possesso di una documentazione dell'Onu in grado di provare il loro status di rifugiato. Per poter fare questo viaggio hanno pagato, dicono, dai 2.500 ai 5.000 dollari ai trafficanti. Il loro obiettivo era di raggiungere l'Isola del Natale, australiana ma piu' vicina alla coste indonesiane e, di solito, tappa intermedia dei richiedenti asilo prima di raggiungere lo Stato dell'Oceania. (AGI) .
