giovedì 5 maggio 2011

LA CONFERENZA DEL GRUPPO DEL CONTATTO A ROMA


Oggi, ancora una volta la capitale del bel paese è stata la vera protagonista della primavera araba e in particolare del paese vicino Libia. L'Italia è riuscito a riunire attorno ad un tavolo molti protagonisti stranieri europei e americani per trovare una via più giusta e più breve e meno dolorosa per il popolo libico. Per quanto riguarda la sola idea di organizzare un evento del genere bisogna riconoscere al governo italiano e in particolare al ministro degli esteri Franco Frattini il merito e la tempestività di azione che in questi tempi sono della merce rara. Basti guardare gli avvenimenti iraniani post-elettorali del giugno 2009 e rendersi conto dell'utilità e dell'indispensabilità di un intervento politico-militare senza il quale il dittatore libico avrebbe sterminato e cancellato dal territorio ogni segno di opposizione e del dissenso. Se nel giugno del 2009, quando scesero in piazza milioni di iraniani per gridare e chiedere la libertà e la democrazia, la comunità internazionale si sarebbe comportato come oggi, il scenario di oggi nel medioriente sarebbe stato sicuramente molto diverso da quello che appare oggi.
A nome dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia desidero congratularmi con Italia e con il suo ministro degli esteri Franco Frattini per tutto quello che ha potuto fare nel raccogliere il consenso internazionale attorno ad un unico obbiettivo: liberare il popolo libico dagli artigli di un regime barbaro, dittatoriale e disumano. E' doveroso e civile soccorrere coloro che sono sottoposti alle barbarie dei regimi dittatoriali. Lo consente la legge internazionale e lo consente piuttosto la libera coscienza di coloro che hanno una certa responsabilità nella scacchiera internazionale.
Grazie Italia!
Davood Karimi, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO