martedì 1 giugno 2010

M.O./ Europarlamento, fallisce operazione propaganda di Mottaki


Un breve filmato della protesta degli europarlamentari italiani contro la visita di Mottaki al Parlamento europeo



Nelle foto si notano alcuni europarlamentari italiani tra cui Potito Salatto che protestano contro la presenza del ministro degli esteri del regime terroristico dei mullah al Parlamento Europeo

01 giu 2010
Min. Esteri Iran inchiodato da domande su abusi regime Teheran

Bruxelles, 1 giu. (Apcom) - Il ministro degli Esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, non è riuscito - come si temeva - a trasformare il suo atteso intervento alla commissione Affari esteri dell'Europarlamento oggi a Bruxelles, in una ribalta da cui accusare strumentalmente Israele invece di rispondere alle accuse al regime degli ayatollah di Teheran.
Prima Mottaki è stato accolto, al suo arrivo, da una manifestazione di protesta organizzata dagli italiani del Pdl e dai conservatori britannici; poi, durante la discussione in commissione Affari esteri tutte le domande degli eurodeputati presenti, di tutte le forze politiche, sono state focalizzate sui problemi di democrazia e le violazioni dei diritti umani in Iran, o sul programma nucleare di Teheran, senza che nessuno abbia mai offerto al ministro il desco per attaccare lo Stato ebraico, dopo quanto è accaduto ieri al largo di Gaza. Così che, a parte una dichiarazione iniziale sull'attacco 'barbaro' di Isaele alla flottiglia pacifista, Mottaki ha dovuto passare il resto dell'audizione a tentare, invano, di accreditare la tesi secondo cui in Iran ci sarebbe "rispetto dei diritti umani e civili, libertà di espressione e grande democrazia".
Questo, almeno, è quanto hanno riferito ai cronisti il presidente della commissione Affari esteri, Gabriele Albertini, e il capodelegazione del Pdl a Strasburgo, Mario Mauro, visto che la stampa non era ammessa alla riunione. L'audizione si è svolta a porte chiuse su richiesta dello stesso Europarlamento, proprio per evitare che Mottaki la trasformasse in uno show mediatico di propaganda "trasmesso in diretta in Iran, magari con qualche domanda di contorno scelta fra quelle meno dure contro il regime di Teheran, come ha osservato Albertini.

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO