mercoledì 14 aprile 2010

Iran, due arrestati per rapina: condannati a amputazione e impiccagione pubblica


14/04/2010 - 12:56

Immagine di un'esecuzione pubblica in Iran

Due uomini erano stati arrestati nei giorni scorsi perché accusati di rapina a mano armata. La magistratura di Teheran ha giudicato gli imputati colpevoli delle loro azioni e ha così disposto l’eclatante sentenza: l’amputazione di un braccio e di una gamba per l’esecutore della rapina e impiccagione pubblica per il suo complice.
I media iraniani riportano la notizia che il processo ha avuto luogo oggi nella città portuale di Mahshahr, situata nell’Iran meridionale. Uno dei condannati ha quindi subito le amputazioni nella prigione della città, mentre l’altro colpevole è stato pubblicamente impiccato, poiché la sua richiesta di clemenza alla Corte Suprema non aveva sortito alcun esito.
La Sharia, la legge coranica che governa l’aspetto religioso ma anche quello politico della società iraniana, letteralmente prevede l’amputazione di un arto per chi compie una rapida a mano armata.


Teheran, 14 apr. (Adnkronos/Aki) - La magistratura di Teheran ha disposto l'amputazione di una mano e di una gamba a un uomo condannato per rapina a mano armata e l'impiccagione del suo complice.

Lo riportano i media locali oggi, sottolineando come il processo ai due uomini si sia tenuto ieri nella città portuale meridionale di Mahshahr, dove il condannato ha subito l'amputazione dell'arto inferiore e della mano nella prigione della città. Sempre a Mahshahr è avvenuta l'impiccagione in pubblico del complice, la cui pena capitale era stata confermata dalla Corte suprema.
La legge islamica prevede l'amputazione per chi commette rapine a mano armata. L'omicidio, lo stupro, il furto con armi e il traffico di droga oltre i cinque chilogrammi sono invece reati per i quali è prevista la pena di morte in Iran.

 
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