martedì 20 ottobre 2009

ATTENTATO CONTRO LA FORZA TERRORISTICA DELLA SEPAH PASSDARAN


Nurali Shoushtari, comandante della forza Ghods della sepah Passdaran e vice capo della forza di terra della Sepah, ucciso nell'attentato di domenica

Passdar Mohammad zadeh, comandante della sepah passdaran nella provincia di Sisatan e Belucistan, ucciso nell'attentato di domenica

E' da tre giorni che che vengo costantemente chiamato dai colleghi della stampa e interrogato sull'attentato che ha quasi decapitato la forza terroristica Ghods della Sepah Passdaran e della divisione locale di questo corpo militar-ideologico del regime dittatoriale dei mullah.
Oggi intervenedo al programma radiofonico "Radioancheio" ho dovuto specificare alcuni punti essenziali che molti giornalisti, coscientemente o incoscientemente, diffondono sulla realtà iraniana. Per primo devo specificare, come ho detto durante il programma, che in Iran non esistono nessun gruppo o forza separatista. Questo è una accusa grave del regime verso coloro che combattono per la liberta e la democrazia in Iran e per l'autonomia delle loro province come il popolo kurdo che da anni combatte per la democrazia in Iran e per l'autonomia in Kurdistan. Il regime dei mullah attraverso tale accusa cerca di legittimizzare la repressione delle etnie e delle minoranze che lottano per il ripristinio dei loro diritti.
Ma per quanto riguarda l'attentato di domenica devo specificare che in questa zona dell'Iran, dove la minoranza sunnita è molto forte, è da anni in corso una dura e feroce repressione militare attraverso cui il regime di Teheran ha represso e reprime tuttora qualsiasi legittima richiesta dei Beluci e delle etnie che popolano questa zona. Per esempio non c'è giorno in cui non ci siano esecuzioni pubbliche in varie città della zona. I mullah hanno instaurato una dura rete repressiva contro la popolazione sunnita fomentando anche l'odio e la discriminazione tra diverse realtà religiose ed etniche. Per esempio favoriscono alcuni tribu' discriminando altre per creare una situazione di guerra e di disagio tra la popolazione locale.
La manifestazione di domenica scorsa, in cui è avvenuto l'attentato kamikaze contro il vertice della Sepah Passdaran era un altro esempio di tale politica. Gli organizzatori di una riunione "pacificatrice" tra varie tribu' sunnite e sciite, appartenenti alla stessa forza della Sepah Passdaran avevano anche organizzato una mostra sugli "sviluppi e i progressi ottenuti in questa regione"!!!!. Per il protocollo della manifestazione, i partecipanti avrebbero dovuto passare prima in questa esposizione per poi passare ai lavori della riunione organizzata tra i "capi tribu' e i capi della Sepah Passdaran". Durante l'inaugurazione della mostra dove erano schierati tutti i capi della Sepah compreso Nurali Shoushtari, capo della Forza Ghodas e vice capo del comandante della forza di terra della Sepah, nonchè l'uomo nella lista nera delle sanzioni dell'ONU, un uomo kamikaze si avvicina al gruppo e si fa esplodere tutta la rabbia di un popolo represso e oppresso da trentanni di violenza e di terrorismo applicati dal regime di Ahmadinejad. Nell'operazione kamikaze, numerosi capi del terrorismo iraniano vengono uccisi o feriti. In particolar modo viene eliminato il comandante Shushtari, capo della forza Ghods e l'uomo piu' ricercato dagli intelligence euroamericani. Anche perchè è l'uomo responsabile di numerosi attacchi in paesi occidentali e in particolar modo in iraq e in Afghanistan dove sono stati uccisi e tuttora sono sotto il tiro del regime dei mulla e della Sepaqh Passadaran numerosi soldati italiani e americani. Non bisogna dimenticare che gli ultimi 6 soldati italiani uccisi in Afghanistan sono caduti sotto le pallottole della forza Ghods, comandato e gestito direttamente da Nurali Shushtari.
Concludo e ribadisco che il popolo iraniano ormai è sceso pubblicamente in piazza per chiedere la libertà e la democrazia in Iran. E allo stesso tempo, il regime di Ahmadienjad oltre ad aver sparato e represso duramente le manifestazioni popolari ha anche accusato i manifestanti di essere "manipolati dagli americani e dagli inglesi", giustificando la loro eliminazione fisica e politica. L'esempio piu' emblematico è il processo falso che ha organizzato contro i capi della fazione pro moussavi e Hashemi Rafsanjan accusandoli di essere al soldo degli americani trascinandoli, sotto l'uso indiscrimnato e feroce della tortura, di fronte alle telecamere per confessare di "aver preso ordini e soldi dagli americani e dagli israeliani per creare disordine e la rivoluzione di velluto"!!!
Per il regime dei mullah chiunque esprima il suo dissenso e la sua opinione diversa è servo e "mercenario degli stranieri". allora mi permetto di dare un consiglio ai miei colleghi giornalisti di identificare e di respingere coloro che volontariamente si fanno portavoce del regime iraniano, sotto varie sigle e professioni, accusando le varie realtà e popolazioni etniche di "essere separatisti". Il regime dei mullah mira a costituire una regno islamico mondiale con delle dimensioni catastrofiche per tutto il mondo e cercherà ad ogni modo di portare avanti la costruzione della sua bomba atomica islamica e in questo cammino userà tutte le occasioni e i mezzi per ingannare l'opinione del pubblico internazionale e per temporeggiare e ingannare tutti i paesi e organismi coinvolti in questa facenda. Cercherà anche di sfruttare questo attentato per fare della parte della vittima, per incrementare ancora di piu' la repressione della popolazione e di qualsiasi voce di dissenso, per incrementare le sue azioni terroristiche in medioriente contro gli sforzi per la pace tra i palestinesi e gli israeliani e per giustificare le sempre piu' crescenti numeri delle esecuzioni politiche e per ostacolare ancora i lavori degli organi che devono controllare il progetto atomico iraniano.

Attenti al lupo, con tutto il rispetto per il lupo.
Un altro consiglio: per contrastare o per trattare con i mullah prima di tutto si deve conoscere la loro identità morale e politica altrimenti ci si casca nella loro trappola con la testa. Ci si rende conto della gravità del fatto quando è ormai tardi. Allora a gran voce grido "attenti ai mullah"!
karimi davood

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO