venerdì 18 settembre 2009

INIZIATA LA GRANDE MANIFESTAZIONE DI GHODS". PER LA PRIMA VOLTA LA "GHODS" DIVENTA UN CAPPIO AL COLLO DELL'AYATOLTERRORE ALI KHAMENEI

MILIONI DI PERSONE IN TUTTE LE CITTA' IRANIANE IN PARTICOLARE A TEHERAN A

LANCIARE SLOGAN "MORTE AL DITTATORE", "MORTE ALLA RUSSIA"


SCONTRI TRA LE FORZE DI SICUREZZA E I MANIFESTANTI

ARRESTATI MIGLIAIA DI DONNE E UOMINI IN TUTTE LE CITTA'

NUMEROSI FERITI

AGGREDITO ANCHE EX PRESIDENTE KHATAMI


ANCORA UNA VOLTA IL MONDO HA POTUTO TESTIMONIARE IL GRANDE DISSENSO POPOLARE VERSO
LA REPUBBLICA ISLAMICA DEI MULLAH



In questo breve filmato si vede la mamma del martire Sohrab Arabi ucciso sotto le feroci torture


In questo filmato si vede bruciare le motociclette dei Basiji date alle fiamme da parte dei manifestanti




Il secondo servizio trasmesso dalla CNN

Il primo servizio trasmesso dalla CNN






Un breve filmato sulle manifestazioni di oggi a Teheran
PER LA PRIMA VOLTA LE DEMAGOGICHE MANIFESTAZIONI DI "GHODS" SONO DIVENTATE UN CAPPIO AL COLLO DEL REGIME DEI MULLAH

E' iniziata già la grande manifestazione della giornata di Ghods che il regime disumano, demagogico, "palesticido e israelicido" dei mhllah organizza tutti gli anni in occasione della fine del mese di Ramazan. In tutte le città iraniane i manifestanti non rispondono agli slogan lanciati dagli alti parlanti ufficiali ma lanciano i propri slogan quali:" NE GAZA, NE LIBANO MA LA MIA VITA PER L'IRAN", " MORTE ALLA RUSSIA"!
ci sono stati anche tanti scontri tra le forze Basiji e i manifestanti
non ho cifre esatte sul numero dei feriti e delle persone arrestate.
Il regime di Ahmadinejad viveva nel terrore di questa giornata e da tempo si parlava anche di cancellarla ma alla fine hanno considerato un eventuale annullamente della manifestazione dimostrerebbe un forte segnale di debolezza del regime e cosi il Consiglio di sicurezza nazionale aveva deciso di procedere alla sua organizzazione coinvolgendo e raccomandando l'uso massiccio delle forze Basiji e della Sepah Passdaran. Le forze politiche vicine a Moussavi e Karoubi avevano già dichiarato e proclamato una forte mobilitazione popolare per partecipare a questa manifestazione ma non per opporsi all'Israele e a dichiarare il loro sostegno ai palestinesi ma per opporsi al regime del colpo di stato di Ahmadinejad e per dimostrare ancora una volta che la gente non si è rintanata e che è sempre in agguato per scendere in piazza in ogni occasione giusta.
concludo con lo slogan: Ne Gaza, Ne Libano ma la mia vita per l'Iran"
karimi Davood

 
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