venerdì 17 luglio 2009

GRANDE ATTESA PER LA PREGHIERA DEL VENERDI


Grande suspance per le attese dichiarazioni di Hashemi Rafsanjaani
Cosa dirà e cosa potrà dire e cosa è capace di dire?
queste sono domande che in questi momenti scorrono nella mente di coloro che sono addetti ai lavori della questione iraniana
Secondo me ci sono due strade: Hashemi Rafsanjani o alza le mani e si arrende a Khamenei diventando la parte integrante del colpo di stato di Khamanei" oppure prende le distanze dal Velayate Faghih e si avvicina alle posizioni della gente in Rivolta!
La polizza sulla testa di Hashemi Rafsanjani è nella seconda opzione. Anche perchè ormai la caduta del regime dei mullah è entrata in una fase cruciale e prende costantemente nuove dimensioni e nuove velocità. L'avvicinamento di Hashemi al leader supremo non è piu la cura determinante di questa inevitabile fine della repubblica islamica. 4 anni fa poteva essere un aiuto ma oggi con l'esplosione del vulcano della rabbia della popolazione in rivolta ha spazzato via tutte le speranze degli ambienti accondiscendenti che prospettavano sul scenario internazionale l'esistenza di un regime saldo e ben radicato nella societa e nella cultura del popolo iraniano. Questa finta serenità e tranquilità islamica è scoppiato nell'arco di pochi giorno. L'esito di un lavoro multidecennale grazie alla ferrea dimostrazione della volonta popolare per ripristinare la liberta e la democrazia in Iran. E' uscita a galla la esattezza di una politica tridecennale della resistenza iraniana secondo cui "il regime dei mullah è in piedi non perchè è ben radicata nella società ma perchè è ben armata e repressiva e disposta a sterminare milioni di persone in qualsiasi parte del mondo". Basterebbe che il regime lasci per terra, solo per un giorno, le armi, e il popolo farà vedere al mondo che cosa intente a fare con il regime dei mullah. Questa non è una battuta ma è una realtà di cui abbiamo visto solo alcune pagine gloriose, tra cui il sacrificio in diretto di Neda, nonostante il regime non abbia lasciato per terra nemmeno per un secondo le sue armi.
Aspettiamo l'esito della preghiera del venerdi e poi lo commenteremo insieme.
Non bisogna aspettare piu di tanto da un vecchio lupo del mondo del fondamentalismo islamico. non dobbiamo pretendere al lupo di diventare la pecora. Ma dobbiamo aiutarlo a non essere piu aggressivo come prima ed eventualmente invitarlo ad essere in questo cruciale momento storico un nostro alleato contro il famigerato capo branco Ali Khamenei che ha rubato il posto e il pasto a tutti gli altri lupi del branco. Secondo quanto ha dichiarato recentemente il leader storico della resistenza iraniana Massoud Rajavi un eventuale avvicinamento delle parti sconfitte alla grande rivolta popolare accorcerebbe di molto la strada per arrivare alla conclusione finale della questione risparmiando numerose vite umane. Oggi dobbiamo guardare al futuro e non al passato di chi per tre decenni è stato complice e carnefice.
Importante sapere controllarsi e guardare all'interesse della popolazione e a come risparmiare altre vite umane. Naturalmente la resistenza iraniana ha sempre dimostrato che è l'unica parte in causa che ha la capacità di guardare al futuro e non al passato.
Karimi davood, analista politico iraniano

 
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