lunedì 20 luglio 2009

APPELLO PER UNA GENERALE MOBILITAZIONE A FAVORE DELL'AVVOCATESSA DELLE DONNE CONDANNATE A MORTE, SHADI SADR


Nella foto: Taraneh Moussavi, arrestat a Teheran poche settimene fa e trasferita nel carcere di Evin dove è stata uccisa sotto la tortura e sotto la violenza sessuale di gruppo e poi dato alle fiamme il suo devastato corpo

Nella foto avvocato Shadi Sadr, arrestata venerdi scorso e trascinata con la forze dei calci e pugni dentro un furgone della polizia e trasferita nel carcere di Evin


Le notizie che ci giungono dall'Iran sono molte preoccupanti e ci lasciano pochi spazi a sperare in una immediata risoluzione del caso dell'avvoccatessa delle donne condannate a morte, la signora Shadi Sadr che è una delle poche donne coraggiose che ha costantemente diffeso le vittime sociali del regime dei mullah. Infatti da quando Shadi Sadr è stata arrestata durante la marcia verso l'universita di Teheran per partecipare alla famosa preghiera del venerdi, le sue "DONNE DETENUTE" vivono in una maggiore paura e tensione e secondo le informazioni giuntemi da Teheran attraverso una nota giornalista iraniana, si domandano tra loro "che fine faranno senza la loro diffensore". Infatto Avv. Sadr le diffendeva senza pretendere un soldo e faceva di tutto pur scagionarle dalle infammi accuse islamiche.
A questo punto rinnovo il mio appello lanciato ieri a suo favore e chiedo ancora che venga accolto e lanciato da tutti i coleghi e avvocati e per chiedere al sindaco di Roma di ordinare l'organizzazione di una fiaccolata di fronte al campidoglio. Un fiaccolata fatta da tutti i partiti politici di ogni schieramento.
Le notizie che arrivano dalle carceri iraniane e in particolare dall'Evin sono assai preoccupanti. Il caso della ragazza Taraneh Moussavi è emblematico. E' stata arrestata a Teheran e trasferita di nascosto nel carcere di Evin dove è stata sottoposta ad innumerevoli violenze sessuali di gruppo e poi uccisa e data alle fiamme e abbandonata con il corpo semicarbonizzato in una zona deserta in periferia di Teheran .
Chiedo a tutti coloro che leggono questo appello di aiutarmi ad organizzare una fiaccolata di protesta e di farlo avere ai maggior numeri degli avvocati italiani chiedendo loro di intervenire come possono presso le autorita iraniane attraverso l'ambasciata della repubblica islamica oppure attraverso il ministro degli estero on: Franco frattini chiedendo un suo maggior impegno nella salvaguardia dei diritti umani in Iran e in partciolar modo per salvare la vita di questa coraggiosa avvocato delle detenute condannate a morte.
Se ci muoviamo tardi saremo responsabili nei confronti della nostra coscienza e di quelle donne che non vedono l'ora di abbracciare il loro unico punto di sostegno:appunto "avvocato Shadi", come la chiamano loro perchè Shadi in persiano significa "gioia"
Karimi davood, presidente della fondazione Delara Darabi

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO