lunedì 2 febbraio 2009

IRAN-USA: NUOVI COLLOQUI CON IL REGIME FONDAMENTALISTA DEI MULLAH


Ahmadinejad in una recente apparizione dimostrando la sua arma letale ha detto con questo sgozzeremo tutti gli oppositori interni ed esterni dell'Islam

Barak Obama, nuovo presidente americano
E' da alcuni giorni che vengo costantemente interpellato dai colleghi di stampa che mi chiedono un patrere sulla ipotesi di apertura di una nuova era tra il regime fondamentalista e terrorista dei mullah e gli Stati Uniti D'America del nuovo presidente.
A proposito, devo ribadire per ennesima volta che il regime dei mullah non è un tipo che sia disposto a concedere qualche cosa. E' un regime che sempre pretende e chiede ancora e di più. Il dialogo con i mullah, come la recente storia della questione atomica ha dimostrato, è come camminare sull'acqua. Ci si sprofonda e ci si perde la vita. Le intenzioni dei mullah iraniani sono quelli di spargere la voce sulla loro disponibilità di dialogo e poi far predere del prezioso tempo onde complementare il loro diabolico piano atomico militare islamico. Basti guardare ai 5 anni di trattative con l'Agenzia per l'energia atomica dell'ONU e capire le vere intenzioni degli ayattollah.
Ribadisco con tantadeterminazione che credo di più in un connubbio reale tra il sole e la luna con la coseguente nascita di un figlio maschio che in una vera e fruttuosa trattativa tra i mullah e la comunità internazionale. La mia convinzione nasce da trentanni di lotta contro la nomenclatura religiosa iraniana e dalla mia profonda conoscenza della natura e del DNA degli ayattollah. Iran non accetetrà mai e mai gli ordini dall'alto e il suo comportamento trentennale conferma tutto il mio realismo. Per me è chiaro come la luce del sole che il regime dei mullah ancora un'altra volta prenderà in giro e trascinerà nel fango l'amministrazione americano e porterà avanti la sua micidiale strategia di tensione onde coprire più possibile l'andamento e lo sviluppo del suo progetto atomico. L'unico obiettivo del regime iraniano è quello di arrivare prima possibile alla bomba atomica islamica e basta. Su questo punto gli ayattollah non sono disposti a ritirare nemmeno di una virgola. Lo stesso presidente del regime iraniano, Ahmadinejad ha detto che "il treno atomico iraniano non ha ne freni e ne la marcia indietro". Allora non capisco come si potrà intavolare dei negoziati con uno che finge di essere sordo alle richieste internazionali? Questo non sarà un dialogo sarà sicuramente un monologo! Alla fine credo che Obama uscirà dalla sala delle trattative con le ossa rotte e con un turbante sulla testa!
Aggiungo ancora che gli americani ancora una volta ci sono cascati con la testa. Con i mullah non si discute. Con loro bisogna parlare attraverso il popolo iraniano riconoscendo la loro legittima resistenza, guidata dal nostro amatissima presidente signora Maryam Rajavi.
Concludo e sottolineo che se è necessario intavolare dei dialoghi, secondo me bisogna farli con il popolo iraniano e non con il regime fondamentalsita dei mullah che non rappresenta assolutamente gli interessi della popolazione.Anzi è il nemico numero uno dell'intero mondo.
karimi davood, analista politico iraniano

 
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