giovedì 22 gennaio 2009

APPICCARE IL FUOCO E NASCONDERE LE MANI: UN'ALTRA CARATTERISTICA FONDAMENTALE DEL FONDAMENTALISMO ISLAMICO KHOMEINISTA



Come promesso ho già iniziato a riportare alla conoscenza dell'opinione pubblica le fondamentali caratteristiche del fondamnetalismo islamico di matrice khomeinista(FIMK) onde farle conoscere alle nuove generazioni che grazie a questo maligno e diabolico fenomeno, e ancora grazie alla politica di accondiscendnza avranno di fronte enormi problemi di sicurezza.
la caratteristica di cui voglio parlare oggi, nasce dalla situazione attuale del medioriente e in particolare dalle tristi vicende del popolo palestinese a Gaza.
IL FONDAMNETALISMO ISLAMICO DI MATRICE KHOMEINISTA APPICCA IL FUOCO E NASCONDE LE MANI AL FINE DI DISTRARRE LE ATTENZIONI DEL PUBBLICO
Come avevo già riportato nei precedenti missivi, avevo spiegato il perchè di questa nuova guerra e le sue motivazioni.
Per il FIMK l'unica cosa che non ha nessun valore è la VITA UMANA e in particolare la vita dei BAMBINI. Per i suoi fini strategici, quali bomba atomica, costituzione del regno islamico nel medioriente e la cancellazione dell'Israele, è leggittimo qualsiasi azione e provocazione; e' lecito qualsiasi provvedimento e iniziativa: sono a totale disposizione dei loro obiettivi tutte le risorse e i mezzi del paese dalla A alla Z( specificato nella costituzione del regime).
La triste e drammatica vicenda di Gaza ha dimostrato che ancora una volta i bambini, le donne e il popolo palestinese sono diventati vittime della politica guerrafondaia dei mullah. Più di mille morti tra cui bambini e donne, più di 4000 feriti di cui la maggioranza sono donne e bambini sono caduti sotto l'odio profondo del FIMK che in questa maniera ha voluto distrarre l'attenzione del pubblico internazionale dal suo programma atomico militare. Per me e per il popolo iraniano una semplice mal di testa di un bambino qualsiasi in particolare palestinese significa un profondo dolore al cuore. Ma per il regime dei mullah più morti e feriti tra i bambini e le donne siginifica più acqua nel loro mulino terroristico e demagogico. Le loro lacrime sono state tutte da coccodrillo e nulla di più.
Per il FIMK la causa palestinese e il popolo palestinese sono diventati due vettori su cui è appoggiato la diffusione dell'ideologia della morte e della violenza in medioriente. Sono diventati una bandiera per conquistare il cuore dei popoli islamici del medioriente. Sono diventati uno strumento per sbandierare l'ideologia del disprezzo nei confronti del valore della vita umana:che sia palestinese o israeliano o iraniano non cambia nulla. Sul numero dei bambini palestinesi e israeliani il FLMK fa la danza della gioia e della vittoria. Durante gli scontro a Gaza ha cercato di provocare al massimo le forze armate israeliane in modo tale di provocare il maggior numero delle vittime tra i bambini palestinesi. Si sa che oggi giorno si piange di più sulla morte di un bambino palestinese che israeliano. Secondo le informazioni in mio possessoil leader supremo ha ordinato ai dirigenti Hamas di andare avanti fino ad oltranza senza accettare proposte di cessate il fuoco.
Per il FIMK tutte le vite umane del globo sono considerati la carne al macello e il carburante necessario per l'accensione e la partenza della macchina della costruzione dell'impero islamico khomeinista: basta dare uno sguardo al numero delle vite spezzate dei cittadini americani, italiani, iracheni, iraniani, francesi, canadesi, olandesi, caduti negli attentati terrorisstici organizzati e realizzati dalla Sepah Passdaran, braccio militare e operativo del FIMK.
Qualche anno fa il Sismi ne ha parlato in una sua relazione ufficiale presentata alla Camera dei Deputati.
Al prossimo numero parlo della politica del Fimk nello sfruttare il mondo occidentale, il mondo dell'intelletualismo e del giornalismo nonchè della classe politica occidentale. Ogni anno il FIMK investe e stanzia milioni e milioni di dollari parallellamente ai finanziamenti ai gruppi terroristici, a favore dei mass-media occidentali onde screditare la resistenza legittima del popolo iraniano.
karimi davood, analista politico iraniano

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO