domenica 26 ottobre 2008

UN'ALTRA PROVA DELLO SPONSORIZZAZIONE DEL TERRORISMO DA PARTE DEL REGIME DEI MULAH

La repubblica.it

M.O.:VICE COMANDANTE IRAN, ARMIAMO MILIZIE DELLA LIBERTA'
L'Iran fornisce armi agli "eserciti della liberta'" attivi in Medio Oriente. E' quanto sostiene Hossein Hamedani, vice comandante della milizia Basij, corpo di volontari dei Guardiani della Rivoluzione. "Oggi, non solo le nostre forze armate sono auto-sufficienti, ma gli eserciti della liberta' della regione ricevono da noi parte delle loro munizioni", ha spiegato Hamedani, stando al sito delle Guardiani della rivoluzione. L'ufficiale non ha spiegato cosa intendesse con "eserciti della liberta'", ma si tratta di un'espressione piu' volte usata in passato dai funzionari iraniani per indicare il movimento palestinese Hamas e quello libanese Hezbollah e le loro attivita' di lotta armata contro lo Stato israeliano.
Commento: il regime dei mullah si regge su tre pilastri: la repressione, il terrorismo e la bomba atomica. La politica di accondiscendenza dell'occidente(L'America e l'Europa compresa) è la colonna supplementare. Nel caso che venisse a mancare uno dei tre vitali colonne l'intero regime crolla su se stesso. Ecco perchè Teheran investe a pari passo sul terrorismo, sulla repressione e sulla bomba atomica. Mette in azione la macchina terroristica finanziando le organizzazioni stranieri quali Hamas e Hezbollah e allo stesso tempo impicca le ragazze e i ragazi iraniani nele piazze pubbliche invitando perfino i reporter stranieri per riprendere tutta la scena. Contemporaneamente dichiara attraverso il suo presidente che "l'energia atomica( leggilo bomba atomica islamica), è una questione nazionale e non ci si arretra nemmeno di un milimetro". Secondo me l'unico mezzo con cui si può fermare la macchina della guerra atomica dei mullah è la popolazione e la sua leggittima resistenza. E' qui che entra in scena il pilastro supplementare che fino ad oggi ha sempre mantenuto in piedi uno scudo attorno al regime dei mullah mettendo in lista nera il nome della resistenza iraniana e cntribuendo al prolungamento della vita del regime dei mullah. Occorre che il mondo occidentale ponga fine a questa politica e lasci libero il popolo iraniano a decidere il suo destino. una volta chiuso il capitolo della politica di accondiscendenza, diventano molto più vulnerabili le tre fondamentali pilastri sopraindicati. Bisogna concentrare l'attenzione attorno alle forze interne della popolazione dando voce a coloro che vivono quotidianamente la repressione e la violenza in particlare necessita puntare sulla forza delle donne che è la parte più colpita e più sofferta della società.
Per evitare la guerra esiste una via: terza via presentata dal nostro presidente Maryam Rajavi che di recente è stata ospite del Senato e della Camera.
Concludo e ribadisco che il tumore iraniano( il regime dei mullah), ha una sola cura e antidoto: la resistenza iraniana rappresentata dalla signora Maryam Rajavi. Qualsiasi altra cura porterà a prolungare la crescita e la metastasi del tumore(fondamentalismo islamico), naturalmente a spese del popolo iraniano e di altri popoli che ne saranno vittime del terrorismo alimentato dai mullah.
Karimi Davood, analista politico iraniano

 
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