lunedì 22 settembre 2008

GRAZIE PRESIDENTE BERLUSCONI



Teheran contro Berlusconi: parole indegne

Alessandro Monti, numero due dell’ambasciata italiana in Iran, è stato convocato al Ministero degli Esteri di Teheran. Oggetto: le parole del Cavaliere su Ahmadinejad

Una protesta ufficiale iraniana è stata inviata
al nostro Paese. Alessandro Monti, numero
due dell’ambasciata italiana in Iran, è stato
convocato infatti al Ministero degli Esteri di
Teheran. Oggetto le parole del premier Berlu-
sconi su Ahmadinejad, pronunciate durante
un viaggio a Parigi avvenuto lo scorso 16
settembre.

Durante la visita nella capitale francese, dove il Cavaliere ha incontrato l’organizzazione ebraica Keren Hayesod, il presidente del Consiglio avrebbe paragonato il presidente iraniano Ahmadinejad ad Adolf Hitler (senza mai citare direttamente nessuno dei due). La diplomazia iraniana ha deplorato i commenti di Berlusconi, dicendo che «non sono degni del popolo italiano e della sua ricca cultura. Un atteggiamento non equilibrato che va oltre le regole protocollari per un capo di governo europeo».

La nota di protesta è stata consegnata ad Alessandro Monti, poiché l’ambasciatore Alberto Bradanini, giunto a Teheran solo il mese scorso, non ha ancora presentato ufficialmente le credenziali allo Stato
21-09-2008 19:50
La Farnesina replica alla protesta dell'Iran


(ANSA) - ROMA, 21 SET - La Farnesina replica alla protesta dell'Iran per le frasi pronunciate dal premier Silvio Berlusconi davanti a esponenti ebraici a Parigi. L'Italia auspica che l'Iran 'assuma un atteggiamento piu' responsabile in campo internazionale nel rispetto della dignita' e del diritto all'esistenza di ogni nazione e cultura'. Le parole del premier, precisa la nota, si riferivano alle ripetute dichiarazioni 'che hanno messo in dubbio eventi storici acclarati come l'Olocausto e l'esistenza di Israele'.


COMMENTO:
Grazie alla ferma e decisa posizione espressa dalla Farnesina il regime di Ahmadinejad ha scelto due vie paralelle pensando di poter azzittire la voce del presidente Berlusconi e di conseguenza ottenere una "ufficiale scusa" da parte dello stesso Presidente oppure da parte della Farnesina. Ma ne l'una e ne l'altra ha espresso le scuse anzi la Farnesina con un comunicato molto apprezzabile e molto fermo ha detto in poche parole che il regime dei mullah deve stare zitta e non rompere scatole sul piano internazionale!
Complimenti a questa posizione. Desiderio esprimere la nostra totale condivisione con il governo italiano e con la Farnesina su quanto è stato detto e risposto contro la protesta ufficiale del regime dei mullah.
L'arroganza dei mullah è tale che loro possono dire tutto quello che vogliono, possono auspicare l'eliminazione dello stato d'Israele, mettere le bombe contro i convogli stranieri presenti in Iraq e in Afghanistan ma se qualcuno trova il coraggio, come il caso del presidente Berlusconi, per dire e per protestare il regime dei mullah subito scatta il meccanismo della "offesa all'Islam!". Con il terrorismo islamico di Ahmadineaj bisogna dimostrare la feremzza altrimenti domani lo troviamo a casa e sotto la finestra.
Mi auguro che anche altri capi di stato europei si schierino a fianco del presidente Berlusconi e dimostrino la loro fermezza nei confronti dell'erede legittimo di Hitler.
Grazie presidente Berlusconi. Lei ha avuto il coraggio di dire quello che il popolo iraniano lo dice da 30 anni.
grazie al ministro Frattini per la sua ferma posizione e opposizione alle pretese del regime dei mullah
Karimi Davood, presidente Associazione rifugiati politici iraniani in Italia

NOTIZIE CORRLATE:
Italia-Iran/ Sottosegretario Craxi: Grave Teheran su Berlusconi
Denunce preoccupano,serve reazione a follia politica Ahmadinejad

Roma, 21 set. (Apcom) - La Sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi definisce assai "grave" la protesta formale del Governo di Teheran con l'Italia per le parole del Premier Silvio Berlusconi sul presidente iraniano Ahmadinejad. "no francamente stupita dall'ultima uscita del Governo di Teheran. L'Italia è un Paese che non ha mai negato il dialogo con l'Iran, anzi. Ma definire indegne del popolo italiano le parole del suo Presidente del Consiglio è francamente quanto di più grave si potesse affermare", afferma la Sottsegretario alla Farnesina.

"Ahmadinejad - sottolinea Stefania Craxci- non perde occasione per minacciare ed auspicare la distruzione di Israele, parte della storia d'Europa. E lo fa in un momento cruciale, con la comunità internazionale che sta moltiplicando gli sforzi per far germogliare la pianta della riconciliazione arabo-israeliana. Tralascio le ultime preoccupanti denuncie dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica sul dossier nucleare".

"Da Teheran - conclude l'esponente del Governo Berlusconiu- giungono segnali inquietanti, che dovrebbero sollecitare la comunità internazionale nell'adozione di misure che rendano alfine cosciente il grande e fiero popolo iraniano, discendente dalla grande stirpe persiana, che la folle politica di Ahmadinejad lo conduce solo in un vicolo cieco".
Iran protesta contro Berlusconi. Frattini: Ahmadinejad sia più responsabile
Inviato da Redazione il 22/9/2008 11:02:09 ( )
di Marco Pesenti

Le frasi dette dal premier italiano Silvio Berlusconi, che in un assemblea con l’organizzazione ebraica Eren a Esod aveva indicato, pur senza nominarlo, il presidente iraniano Amadinejad ad Hitler, hanno fatto arrabbiare Teheran.

Il premier aveva definito anche «follie» le parole di Ahmadinejad sulla necessità di cancellare dalla carta geografica lo stato di Israele. L'Iran non ha certamente gradito e ha ufficialmente protestato con l’Italia, deplorando le parole del presidente del Consiglio: «Non sono degni del popolo italiano e della sua ricca cultura». La protesta del governo iraniano è stata presentata al vice dell’ambasciata italiana in Iran, Alessandro Monti, che è stato convocato presso il ministero degli Esteri di Teheran. Secondo Assan Ashqavi, portavoce della diplomazia dell'Iran, le parole di Berlusconi rappresentano «un atteggiamento non equilibrato che va oltre le regole protocollari per un capo di governo europeo». Subito è arrivata la replica italiana, comunicata dal ministero degli Esteri. In una nota la Farnesina precisa che l'Italia auspica che l’Iran «assuma un atteggiamento più responsabile in campo internazionale nel rispetto della dignità e del diritto all’esistenza di ogni nazione e cultura ». Le parole di Berlusconi, continua la nota, si riferivano alle ripetute dichiarazioni «che hanno messo in dubbio eventi storici acclarati come l’ locausto e l'esistenza di Israele». Il ministro Franco Frattini, in previsione del suo prossimo viaggio a New York per partecipare all’Assemblea generale dell’ Onu, ha auspicato l'applicazione di sanzioni contro il regime di Teheran: «Dobbiamo lavorare sul nucleare iraniano. Non possiamo lasciare senza una risposta l’atteggiamento dell’Iran che rifiuta il negoziato e una qualsiasi collaborazione con l'Agenzia nucleare della Nazioni Unite. uindi - ha concluso Frattini - dovremo elaborare delle sanzioni con il Consiglio di icurezza, che dovrà applicarle all’Iran».

 
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