martedì 5 agosto 2008

LA SECCA RISPOSTA DEI MULLAH ALLE RICHIESTE DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE


foto: il presidente Maryam Rajavi insieme al presidente della Camera On. Gianfranco Fini, On. Ciccioli e il ministro degli esteri del Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana Dott. Mohaddessin

Nucleare, Iran consegna risposta scritta a proposta Ue
martedì, 5 agosto 2008 10.14


TEHERAN (Reuters) - L'Iran ha consegnato ai rappresentanti dell'Unione europea la sua risposta scritta alla proposta delle sei maggiori potenze mondiali per mettere fine al controverso programma nucleare iraniano. Lo ha riferito oggi l'agenzia di stampa Fars, mentre una fonte Ue a Bruxelles ha detto di non poter confermare.....


Commento e riflessione: la risposta qualsiasi che sia sarà evidente che non soddisfarà la comunità internazionale e secondo me avvicina ancora di piu il mondo intero ad una guerra inevitabile e catastrofica voluta fondamentalmente dal regime dei mullah. Una buona parte di questa colpa cade sulla testa dell'alto rappresentante della politica estera dell'Unione Europea Ayattolmullah Solana. E' lui il responsabile numero uno di una sbagliata politica che ci sta conducendo verso la guerra. E' la sua politica di accondiscendenza che ha permesso al regime dei mullah di portare avanti indisturbato la sua politica di arricchimento dell'uranio e la costruzione della sua bomba atomica islamica. Solan and company hann permesso al regime di Ahmadinejad di temporeggiare e prendere per fondo schiena tutto il mondo civile che vive in una situazione di terrore e di ansia.
La comunità iraniana chiede alla politica europea e americana di porre fine a questa situazione di tira e molla che favorisce solamente il regime dei mullah e la loro bomba atomica. Secondo me Teheran sta cercando di temporeggiare fino alle presidenziali americane e poi quello che succederà succederà. Loro sperano nell'elezione del candidato nero Obama. Per il regime dei mullah, l'investimento di miliardi e miliardi di dollari in seno alla campagna di Obama ha delle logiche giustificazioni: Obama non è uomo di guerra!
Comunque vadano le cose la guerra ci sarà finche il regime dei mullah restera in piedi. Per me Obama non ha nessuna chance di vincita. E non so se il candidato repubblicana seguirà le orme di Bush ma so solamente una cosa che il regime dei mullah non arretrerà nemmeno di un milimetro e di conseguenza la guerra ci sarà con chiunque regni su Casa Bianca.
Riflessione:
La recente visita miracolosa del nostro presidente Maryam Rajavi a Roma ha dimostrato che una buona parte della politica italiana entrata in letargo da anni ancora vive in una situazione di semicoscienza e mezza ubrica senza rendersi conto della gravita della situazione. E per fortuna una larga fetta della politica, di orientamento di destra, ha gli occhi aperti e vive nell'ansia della prossima guerra contro l'Iran. Purtroppo nella scena politica italiana i valori si sono confusi e nel caso iraniano la destra che ha le radici nell'anti resistenza prende le difesa della resistenza iraniana e la sinistra che ha le radici nella resistenza anti fascista prende le difese della dittatura più sanguinaria della storia dell'umanità. Questo è l'evoluzione della specie umana. Ecco perchè ho chiamato miracoloso il viaggio del nostro presidente Maryam Rajavi a Roma. Nturalmente non generalizzo la questione. Nella recente risoluzione firmata dalla maggioranza dei parlamentari italiani ci sono numerosi componenti di sisnitra e di centro. Ma la destra ha occupato e giocato, in questa facenda, la parte che aspettava storicamente alla sinistra, difensore delle cause dei popoli.
Grazie di cuore al presidente Fini che ha voluto ricevere il nostro presidente. Grazie ancora al sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha voluto rendere omaggio alla resistenza iraniana ricevendo il presidente Maryam Rajavi e grazie ancora a tanti parlamentari tra cui Carlo Ciccioli, Beatrice Lorenzin, Jole Santelli, Paola Goesis e tanti altri che hanno lavorato per la realizzazione di questo viaggio.
karimi davood, analista politico iraniano

 
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