martedì 29 luglio 2008

UE CONDANNA ESECUZIONI SIMULTANEE, AFFRONTO A DIGNITA' UMANA


Commento: il regime fondamentalista e terrorista dei mullah si ricorre all'uso della violenza e della repressione in situazioni di crisi. L'uso dello strumento della repressione ha un messaggio chiaro: terrorizzare la popolazione e mandare dei segnali forti all'estero. La repressione e il terrorismo insieme alla bomba atomica sono tre pilastri su cui regge il regime dei mullah. Sono tre fondamentali argomenti su cui il regime di Ahmadinejad non si arretra manco di una virgola. Tutte le iniziative intraprese da parte del regime in campo di trattative sono mirate a temporeggiare e attenuare la pressione internazionale sulla questione atomica e cosi facendo superare gli ostacoli posti da varie risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e passare indenne i pochi mesi ancora rimasti fino alle elezioni presidenziali americane sperando che Obama vinca la battaglia presidenziale. L'intervista di Ahmadinejad con la tv americana di ieri va letta in questo occhio. I mullah iraniani sono dei grandi maestri prestigiatori. Pertanto posso dire a grand voce che qualsiasi ritiro su questi temi porterà il regime iraniano al collasso e al rovesciamento inevitabile. Basti che si apra un piccolo varco in uno dei questi pilastri e vedrete che il regime dei mullah si spezza in mille e si accascia in pochi nistanti su se stesso. Esattamente come è successo con il regime dello Scià. Ecco perchè i dirigenti iraniani sono intransigenti su queste questioni e non concedono nulla a nessuno. Perfino portano sul patibolo un ragazzo di appena 17 anni oppure un uomo ferito durante i combattimenti ecc... L'uso della violenza a fini di terrorizzare la popolazione e scoraggiarlo da intraprendere qualsiasi azione di dissidenza dimostra quanto sia questa struttura fragile e senza fondamenta. Alcuni giorni fa ha eseguito un impiccagione di massa a Teheran e proprio oggi ne ha portato a termine un altro.
Ogni qualvolta che la resistenza iraniana riesce a portare a termine alcune iniziative quali quello della visita del presidente Maryam Rajavi in Italia che ha avuto enormi successi presso la popolazione iraniana, il regime dei mullah subito si ricorre a dimostrare i suoi finti muscoli. Sappiamo benissimo che tali azioni minatorie oramai hanno perso la loro efficacia. Si sta avvicinando l'ora del regolamento dei conti. Gli ostacoli posti lungo il cammino della resistenza iraniana si stanno sciogliendo come il ghiaccio sotto il sole e la popolazione ne giova enormemente prendendo il coraggio di manifestare il suo dissenso e l'odio verso un regime clericale, dittatoriale, fondamentalista e terrorista.
Il viaggio straordinario del nostro presidente Maryam Rajavi in Italia e l'enorme accoglienza riservata a questa iniziativa da parte delle istituzioni italiane quali il parlamento, il comune di Roma, il Vaticano e la sua grandissimo eco sulla stampa nazionale e internazionale hanno iniettato una forte dose di entusiasmo nelle arterie della popolazione e una massiccia dose di preoccupazione e di incubo nelle malandate vene della dittatura religiosa dei mullah.
Karimi Davood, analista politico iraniano


Esteri
IRAN: UE CONDANNA ESECUZIONI SIMULTANEE, AFFRONTO A DIGNITA' UMANA
Bruxelles, 29 lug. (Adnkronos/Aki) - L'esecuzione contemporanea di 29 persone e' un "affronto alla dignita' umana". E' dura la condanna della presidenza francese dell'Unione Europea per l'impressionante quantita' di impiccagioni eseguite allo stesso momento la scorsa domenica. "L'Unione Europea - si legge in un comunicato - condanna nei termini piu' duri le 29 esecuzioni che hanno avuto luogo nel carcere di Evin, in Iran, domenica 27 luglio". L'Ue, prosegue la nota, "considera che l'azione del regime iraniano di inscenare queste esecuzione e di metterle al centro dell'attenzione dei media sia un affronto alla dignita' umana". L'Unione Europa, si legge ancora, "resta convinta che la pena capitale non possa essere la base di una politica equa ed efficace di perseguimento del crimine. L'effetto dissuasivo di questa pena non e' stato mai provato e qualsiasi errore giudiziario e' irreversibile". Del resto, prosegue la nota, "l'Unione Europea e' molto preoccupata per l'incremento del ricorso alla pena capitale in Iran negli ultimi mesi. Essa esorta le autorita' iraniane a porre fine alle sentenze capitale e alle esecuzioni, a stabilire una moratoria con l'obiettivo di abolire la pena capitale in accordo con la risoluzione adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007, e a rispettare gli standard internazionale sui diritti umani per tutti gli iraniani".

 
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