domenica 15 giugno 2008

L'IRAN PRENDE IN GIRO IL MONDO E INTANTO VA AVANTI NELLA COSTRUZIONE DELLA BOMBA ATOMICA


Nella foto la presidente della resistenza iraniana la signora Maryam Rajavi

SOLANA PESTA ACQUA NEL MORTAIONotizia e il commento:
Teheran, 11:10
IRAN: MOTTAKI A SOLANA, "5+1" RISPONDA A NOSTRA OFFERTA
L'Iran non si pronuncera' sull'offerta di incentivi in cambio dello stop al programma di arricchimento dell'uranio, presentata da Javier Solana, e chiede che prima l'Occidente risponda in modo "logico" alla proposta avanzata un mese fa dal presidente Mahmoud Ahmadinejad. Lo ha affermato il ministro degli Esteri della Repubblica islamica, Manouchehr Mottaki.
Commento: Premesso che la questione nucleare e la bomba atomica dei mullah ha una importanza extra strategica e ideologica( cioè va al di là di qualsiasi logica ed immaginazione comprensibile nei termini attuali), nessuno potrà, mai e mai, riuscire a persuadere i mullah ad abbandonare questo percorso ritenuto dallo stesso Khomeini" la garanzia per la soppravvivenza dell'Islam"(leggilo il regime fondamentalista dei mullah). L'unica via apparentemente percorribile e logica sarebbe quella suggerita dagli ambienti che sostengono la risoluzione dei problemi attraverso l'uso delle armi. Ma io ribadisco ancora una volta che questa via è pieno di insidie e pericoli. L'unica via giusta e raggionevole è quella di consegnare il timone della situazione nelle mani del popolo iraniano e della sua legittima resistenza. Dato che ultimamente, grazie alla Corte di Appello di Londra l'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo, l'asse portante della resistenza contro il regime dei mullah, sta uscendo fuori dalla vergognosa lista nera europea. Credo che adesso ci siano tutti i presupposti per passare da una situazione di estrema pericolosità ad una situazione di estrema tranquilità. La regione mediorientale non ha bisogno di un'altra guerra anzi ha bisogno di pace e serenità onde intavolare i veri negoziati per la pace tra i palestinesi e gli israeliani. Finchè esisterà nella regione il fondamentalismo islamico iraniano non scenderà mai la prospettiva di un pur minima ombra di pace tra i due contendenti. E' arrivato il tempo di mandare Ayattolmullah Solana in pensione e dichiarare pubblicamente il fallimento e la morte cerebrale del gruppo 5+1. Nella precedente missiva avevo suggerito al presidente Berlusconi di non offrire nemmeno un centesimo per questa formula ormai scaduta e morta. Avevo ribadito che per affrontare una questione come quella atomica iraniana ci vuole altrettanto una macchina potente e forte che sia all'altezza della questione atomica e capitanata da una persona coraggiosa e non un vecchio lupo della politica d'accondiscendenza come Ayattolmullah Solana. Ribadisco che la figura di Solana non è assolutamente all'altezza di un negoziatore degno di portare avanti la questione atomica militare dei mullah. Sarebbe meglio che lui cominciasse a ritirarsi ed a lavorare in un allevamento per i maiali. Sicuramente con l'esperienza che ha accumulato con i mullah iraniani diventerà subito un grande buisness man del prosciutto grasso sostituendo il famoso prosciuto spagnolo. Naturalmente un danno all'immagine dello stroico prosciuto nazionale.
Concludo e ribadisco che la formula vincente deve includere il popolo iraniano. Qualsiasi proposta avvanzata, per essere efficace, nella lotta all'atomica iraniana, deve essere basata sul popolo iraniano e sulla sua legittima resistenza guidata dal presidente Maryam Rajavi.
Altrimenti pestiamo l'acqua nel mortaio. Ma i mullah di Ahmadinejad intanto ci deridono e ci prendono per fondo schiena e arricchiscono l'uranio.
karimi davood, analista politico e presidente associazione rifugiati politici iraniani in Italia

 
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