sabato 24 maggio 2008

AHMADINEJAD: "DOBBIAMO STRINGERE LE NOSTRE CINTURE PER L'AMMINISTRAZIONE E LA GESTIONE DEL MONDO!"


Nella vignetta Dariush, il nostro autore persiano, ha voluto puntare il dito sulla politica del terrorismo del regime dei mullah prendendo spunto dalle nuove dichiarazioni del presidente Passdar Ahmadinejad: "bisogna stringere le nostre cinture per la gestione del mondo"Il terrorismo è una delle fondamentali pilastri del regime dei mullah insieme alla bomba atomica e alla repressione interna. I famosi tre pilastri su cui regge l'intero regime di Teheran. Qualsiasi mancamento di una delle quali porta al disequilibrio del sistema clericale e la sua certa ed inevitabile caduta. Il che ci spiega bene il perchè il regime di Ahmadinejad è cosi fortemente intransigibile sulla politica dell'arricchimento dell'uranio che è la base fondamentale per la costruzione della bomba atomica islamica che dovrebbe fingere da vettura meccanica dell'esportazione del modello islamico iraniano in tutto il mondo. Le intenzioni del regime sono concentrate inizialmente nel medioriente e poi il resto del mondo. E' da questo punto di vista che si può cercare e trovare il motivo per cui è iniziata la guerra tra il regime dei mullah e il governo iracheno di allora presidente Saddam Hossein. Lo slogan storico di Khomeini: la conquista di Gerusalemme passa attraverso la città santa sciita di Karbala. Traduzione: bisogna rovesciare il regime di Saddam Hossein. Il resto è la storia. Entrambi i popoli hanno pagato un grande prezzo in termini di vite umane: milioni di morti e feriti. Questo è il fondamentalismo. Questo è il tumore maligno che ha colpito la società iraniana e continua costantemente a minacciare ad eliminare questo e quel regime dalla faccia della terra. Questo è il regime con cui i governi occidentali intrattengono delle relazioni politico-economici inserendo per la gioia dei mullah il nome della resistenza iraniana nella lista nera europea. Questo è il regime del Passdar Ahmadinejad che tra il 3 e 5 giugno prossimo verrà a Roma per partecipare alle riunioni della FAO. Ci vogliono ore e ore di tempo per elencare tutti i mali e i dati sui crimini commessi dal regime misoginico e terroristico dei mullah contro l'intera umanità. Non c'è più posto al mondo in cui le sue maligne impronte non abbiano sporcato e contagiato del suo fondamentalismo islamico.L'occasione del 3-4-5 giugno di Roma è da non perdere. Chiedo a tutte le forze politiche e sociali di esprimersi contro la presenza di Ahmadinejad dimostrando l'odio verso coloro che non hanno nessun rispetto verso la vita umana. Bisogna scendere in piazza per chiedere a coloro che organizzano tali trasferte dei criminali politici iraniani di avere rispetto sia per i morti iraniani che spagnoli, iracheni, afghani, americani, israeliani, palestinesi, ecc...Ahmadinejad è una figura assai famosa tra i prigionieri politici iraniani che negli anni 80 hanno vissuto le varie carceri iraniane. E' famoso come "uomo di mille colpi di grazia". E' stato torturatore e addetto alle interrogazioni. E' stato l'uomo più fidato del regime tanto che il Velayate Faghih, capo supremo del regime gli ha fidato la gestione del suo regime nominandolo come presidente della repubblica islamica.Concludo e ribadisco che manifestare contro la presenza del Passdar presidente Ahmadinejad è una difesa nei confronti della sicurezza nazionale italiana. Si manifesta per espellere un elemento pericoloso e non gradito.Al terrorismo iraniano bisogna dare un messaggio forte e deciso.Il nuovo ministro degli esteri Franco Frattini appena insediatosi ha preso una giusta ed ammirevole posizione. In poche parole ha detto che l'Italia unisce alle sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Nel governo precedente italiano l'aria prevalente era a favore della mullacrazia iraniana. Tanto che con la caduta del governo di Prodi io ho dichiarato che il regime dei mullah ha perso uno dei pilastri della sua diplomazia. Naturalmente dopo Chirac.
karimi davood

 
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