domenica 6 aprile 2008

AHMADINEJAD NELLA MORSA DEL COCCODRILLO


La bellicosa politica del regime dei mullah, finalizzata a costruire l'impero islamico iraniano, ha costretto i dirigenti di Teheran ad entrare in un vicolo cieco costituito prevalentemente dall'inflazione, dall' isolamento internazionale, dal'incubo di nuove risoluzioni e sanzioni, dall' caro vita, dalla costruzione della bomba atomica, dall' asprimento del terrorismo in tutto il mondo, dalla destabilizzazione nella regione. Tanto vero che oggi, se fosse disponibile al ritiro dalle sue pretese, ammesso che ne abbia la capacità, sarebbe come lasciare la presa sulla bocca del coccodrillo. Automaticamente cadrebbe nella sua bocca e cosi via salta il sogno del grande dittatore del secolo passato: la costruzione del regno islamico nella regione.
La domanda nasce spontanea. Perchè i dirigenti iraniani pur consapevoli della pericolosa situazione rischiano di giocare sulla bocca del coccodrillo? La risposta è semplice. Per costruire il maligno sogno di Khomeini bisogna preparare i mezzi idonei su cui caricare tutte le attrezzature necessarie. Innanzitutto è indispensabile creare una situazione di terrore contro i non credenti per raccogliere quelli elementi idonei e necessari per arruolamento dell'esercito con cui tocca portare avanti la guerra di liberazione delle terre islamiche dagli infedeli! In secondo piano bisogna costruire la bomba atomica per terrorizzare i regimi e i governi che altrimenti, nell'assenza della bomba atomica potranno reagire militarmente e far saltare il sogno di Khomeini e mandarlo nella patumiera della storia. Ma elemento piu importante e fondamentale è il ruolo della popolazione di cui i mullah iraniani temono piu del ruolo aggressivo e minaccioso degli americani e degli israeliani. Anche perche gli stessi mullah sono stati testimoni della rivoluzione del 79 in cui la popolazione iraniana è scoppiata come un vulcano e ha bruciato tutto il sistema monarchica. Di conseguenza i dirigenti iraniani hanno investito miliardi di dollari, a spese della gente, riducendola alla miseria e alla fame, nell'organizzazione della macchina repressiva e terroristica che finora ha prodotto miliaia e miliaia di vittime. Ormai la repressione è diventata la colonna portante su cui si regge tutto il regime dei mullah, dai cosidetti moderati ai conservatori. Il terrorismo internazionale e la bomba atomica sono due colonne laterali e complementari che aiutano il sistema clericale di reggersi in piedi. Come il corpo umano: una colonna vertebrale e due gambe. Nel caso che uno di questi tre colonne venisse a mancare l'intero equilibrio del sistema salterà in aria. Cioè la fine del regime. Ecco perchè il presidente passdar Ahmadinejad dichiara che il "treno atomico è privo del freno e della marcia indietro". Sul piano interno la situazioen è Idem. A qualsiasi protesta viene data la violenta risposta dei Basiji o dei Passdaran. Non si intravedono nessun orizzonte di scampo per il regime. Ritirarsi sarebbe la morte certa. Insistere altretanto. Alternativa? Nulla. Devono andare avanti su questo binario. Il sistema è destinato a crollare nella bocca del coccodrillo. Anchè perche il popolo iraniano stanco di trentanni di violenza e di miseria e di terrorismo sta spingendo sull'accelleratore della resistenza iranaina.
Al popolo iraniano un mio "In bocca al lupo"!
Al regime di Ahmadinejad esprimo dal fondo del mio cuore il desiderio di tutta l'umanità: che finisca prima possibile nella bocca del coccodrillo che successivamente lo consegnerà per sempre alla patumiera della storia.
karimi davood

 
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