sabato 29 marzo 2008

IRAN/ AYATOLLAH LIBANESE: A TEHERAN SOLO UNA CRICCA DI CRIMINALI

AYATTOLAH LIBANESE, EL HUSSEINI HA CHIESTO ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE DI SOSTENERE LA RESISTENZA IRANIANA E IL SUO PRESIDENTE LA SIGNORA MARYAM RAJAVI


Nella foto: la sig.ra Maryam Rajavi, presidente eletta dalla resistenza iraniana

Roma, 29 mar. (Apcom) - L'autorità di Teheran è solo "una cricca di criminali" che arreca un grande danno all'Islam e rappresenta un "pericolo per tutta la comunità internazionale" a causa del suo programma nucleare. In un'intervista esclusiva ad Apcom, il grande Ayatollah libanese, Alsayed Mohamad Ali El Husseini, usa parole dure contro l'Iran, che a suo dire, sarebbe responsabile di ripetute ingerenze negli affari interni dei singoli paesi arabi.

"Quelli che stanno a Teheran, e che dicono di governare nel nome dell'Islam, non sono altro che una cricca di criminali che hanno fatto male all'Islam", afferma. Da quando è nato "il regime degli Ayatollah ha alimentato numerosi colpi di stato e rivolte, come in Bahrein, Kuwait, Yemen, Arabia Saudita e Iraq". E certamente, dice ancora il leader sciita, non si può dimenticare il Libano, dove Teheran "ha tessuto il suo potere come gli iraniani tessono i loro tappeti".

L'Iran però, secondo il leader del Consiglio Islamico Arabo, non rappresenta un pericolo solo per gli Stati arabi, ma lo sarebbe anche per l'occidente "se un domani Teheran dovesse dotarsi dell'arma atomica". Tutto ciò comunque non giustificherebbe l'intervento militare contro l'Iran. "Sono contro la violenza", conclude Husseini. "Esorto solo gli organismi internazionali e i vari stati a sostenere i democratici iraniani" come Miriam Rajawi, moglie dell'ex leader dei Mujaddin Khalq e leader del Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana

 
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