giovedì 28 febbraio 2008

PERCHE' KHAMENEI ELOGIA AHMADINEJAD? VERITA' O MIRAGGIO?



Nella foto: la signora Maryam Rajavi, presidente eletta dalla resistenza iraniana


Le due foto qui sopra sono delle foto satellitari del sito nucleare MOJDEH vicino a Teheran in cui i mullah stanno costruendo la loro bomba atomica.



Iran ha vinto sulla questione nucleare, dice Ayatollah Khamenei
martedì, 26 febbraio

TEHERAN (Reuters) - L'Iran ha segnato una vittoria nella disputa con l'Occidente sul suo programma nucleare, ha detto oggi il leader supremo della repubblica islamica Ayatollah Ali Khamenei.

Nel suo primo commento in pubblico sulla questione nucleare da quando l'agenzia delle Nazioni Unite Aiea ha diffuso il suo rapporto la settimana scorsa, Khamenei ha elogiato la strategia del presidente Mahmoud Ahmadinejad....
Commento: A detta degli esperti internazionali della questione nucleare iraniana, l'ultimo rapporto dell'egiziano Albaradei non ha nessun segnale di incoraggiamento per i vari tentativi, pur lunghissimi, della comunità internazionale, di convincere il regime dei mullah di desistere anche per un solo giorno dall'arricchimento dell'uranio. Allora perchè il mullah Khamenei scende in campo e butta un pezzo di osso di fronte ad Ahmadinejad accarezzando la sua testa? Un motivo ci deve essere. Si, infatti un grosso motivo c'è. Alcuni giorni prima dell'uscita del rapporto di Albaradei, la resistenza iraniana è scesa nuovamente in campo e ha dato , come è nel suo stile, l'ultima parola: il regime dei mullah sta costruendo la sua bomba atomica e per nulla ha interrotto il suo progetto militare come sostenne nell'estate scorso le NIE americane. Con documenti e prove senza precendeti, raccolte all'interno del paese e all'interno del regime, da parte dei simpatizzanti dell'Organizzazione dei Mojahedin del popolo iraniano, il signor Mohaddessin, responsabile della Commissione esteri del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, ha raccontato e spiegato ai numerosi giornalisti presenti nella sala, tutti i minimi particolari di due nuovi siti di nomi MOJDEH e KHAJIR dislocati a Teheran, e con i propri responsabili. In questi siti, a detta della resistenza iraniana, il regime dei mullah sta portando a termine la costruzione delle testate nucleari da montare sui missili SHAHAB 3 con una portata di oltre 2000 km.
Una settimana dopo queste preziose rivelazioni, il vice britannico di Albaradei, ha presentato all'Agenzia per l'energia atomica dell'ONU, una serie di documentazioni accompagnate dalle foto satellitari che provano il lavoro frenetico dei scienziati iraniani per la costruzione e esperimentazione delle testate nucleari.
Allora, dove si trovano le vittorie dei soldati visibili e invisibili dell'esercito dell'Isalm? La resistenza iraniana ha sempre sostenuto che per fare qualsiasi cosa con i mullah, prima di tutto bisogna conoscerli sia moralmente che materialmente. Esiste una storiella popolare sui mullah: Un giorno un mullah era seduto vicino ad un sacco pieno di polvere nero e lo maneggiava senza tener conto della sua pericolosità! Un vecchietto che passava vicino avverte il mullah della sua "pericolosità". Ma il mullah risponde che "non sono polvere nero ma sono dei granelli del pepe nero". All'improviso il polvere nero si scoppia a ustiona la faccia del mullah. Quel uomo rivolge nuovamente al malcapitato e dice "ti avevo detto che è plvere nero". Il mullah risponde insistendo e dicendo "no, no, sono dei granelli del pepe nero"!!!
Adesso è esattamente la stessa situazione. L'ultimo rapporto di Albaradei e la prospettiva della terza risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha scatenato un certo terrore e disorientamenti tra alti dirigenti del regime e tra i sostenitori del governo di Ahmadinejad. Anche le precedenti risoluzioni dell'ONU hanno causato numerosi perdite tra i massimi dirigenti militari e non. Il caso di Rahim Safavi, ex comandante della Sepah Passdaran è emblematico.
Khamenei è sceso in campo per contrastare e ammortizzare il durissimo colpo ricevuto dalla resistenza iraniana e per incoraggiare le sue forze militari e non. Khamenei assomiglia a quell'uomo che si è perso nel bosco e con l'arrivo della notte fischia per farsi coraggio!
In questo quadro di visione e di analisi va vista anche la nomina di Ahmadinejad.
Quest'ultimo oggi ha ricevuto simbolicamente un boccone di ammirazione e di ringraziamento. Domani, quando uscirà fuori che il leader supremo ha speso queste parole solamente per farsi coraggio dei suoi adepti e per ingannare quelli ingannabili, sicuramente Khamenei sferrerà un colpo assai duro ma vero sulla testa del Passdar Ahmadinejad.
Ancora una volta dobbiamo un forte ringraziamento alla resisetnza iraniana.

karimi davood

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO