venerdì 15 febbraio 2008

ELIMINATO UNO DEI PIU' FIDATI TERRORISTI DEL REGIME DEI MULLAH


Nella foto: Nassrallah bacia la mano di Khamenei, leader del regime dei mullah


Ieri ai funerali di Mughnieh,uno dei massimi capi militari dell'Hezbollah, il ministro degli esteri iraniano Manuchehr Mottaki, ha letto il messaggio di Ahmadinejad in lingua persiana. Il che significa quanto sia stato determinante e vicino allo stato iraniano. In questo articolo non vorrei fare la coronologia della formazione della Hezbollah. Anche perch' è inutile. Ormai è chiarissimo a tutti che questa organizzazione è alimentata sia ideologicamente che finanziariamente dalla tasche dei mullah di Teheran. Ormai, questa organizzazione insieme alla Hamas palestinese e tante altre organizzazioni terroristiche prendono direttamente ordini dal regime iraniano. E di solito, i mullah iraniani usano tali gruppi nei momenti di massama difficolta interna e internazionale. Basti tornare indietro e studiare attentamente gli avvenimenti che portarono alla guerra di 33 giorni di libano-israeliana. Il regime iraniano in quel periodo fu sottoposto ad una forte pressione internazionale, causa la questione nucleare, oltre alle pressioni popolari interne, e di conseguenza i mullah hanno ordinato alla Hezbollah e al Mughnieh di espostare l'attenzione verso l'esterno dirottando la sensibilita internazionale verso una guerra senza sensi e senza motivi particolari. Cioè con una presa di ostaggi da parte della Hezbollah, il regime dei mullah è riuscito a scatenare una forte reazione israeliana portando tutte le attenzioni verso il Libano e naturalmente trascinando gli israeliani in una situazione poco prestigiosa per il loro esercito e la loro intelligence. Dopo la guerra, i mullah iraniani cantavano la vittoria dicendo tra di loro "uno ad zero a nostro favore." Adesso con l'eliminazione del piu grande leader di hezbollah, credo che la partita è arrivata al risultato di uno a 5. Mughnieh non era un comandante qualsiasi. Bisogna anche tener conto delle circostanze in cui è saltato in aria. E' il peggior modo di morte per un leader islamico. Preferirebbero morire in combattimento che in macchina di lusso. Le circostanze ci danno l'idea della tanta complessità di questa operazione di intelligence a casa dell'intelligence siriana e a due passi dell'ambasciata iraniana. La stessa operazione ha anche diversi messaggi sia ai siriani che ai padrini della Hezbollah: "possiamo eliminarvi quando e dove vogliamo noi".
Adesso secondo me non bisogna attendere la risposta degli iraniani. Bisogna avvertirli che loro stessi sono responsabili, in primiss, di qualsiasi operazione terroristica contro coloro che sono accusati di essere autori dell'operazione. Bisogna agire prima che loro rispondano. Anche perchè i mullah iraniani sono sempre in azione sia in Afghanistan che in Iraq. Comunque bisogna tener alta la sorveglianza e la vigilianza in tutta l'Europa, patria della politica di accondiscendenza con i mullah. Il terrorismo iraniano è sempre in agguato. Ma quando vede la comnità internazionale unita e coesa si ritira. Bisogna che tutti i paesi civili del mondo si raccolgano attorno alle vittime del terrorismo iraniano e lancino un forte avvertimento ai mullah. Come? Portare avanti al Consiglio di sicurezza dell'ONU il dossier del terrorismo iraniano con tutte le sue vittime sia interne che internazionali. Purtroppo la politica di accondiscendenza europea ostacola tale iniziativa e di conseguenza va combattuta con altrettanta fermezza la volontà di coloro che ancora preferiscono questo regime ad un Iran democratico e laico e pacifista. Fin quando?
Karimi davood

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO