giovedì 24 gennaio 2008

LE DICHIARAZIONI DI RAICE: BARZELLETTE O UNA MOSSA POLITICA



23/1/2008
Nella Foto: Ebrahim Lotfollahi, ucciso settimana scorsa sotto le torture subite in carcere di Sanandaj, iran occidentale, e seppellito di nascosto sotto una montagna di cemento nel cimitero della città.
Nucleare, Rice offre tregua a Iran
"Normalizzazione se rinuncia a atomica"

Il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice ha detto che la crisi tra Usa e Iran potrebbe risolversi se Teheran rinuncerà al nucleare. Fermo restando che "non bisogna permettere all'Iran di diventare una potenza atomica" e che "la questione può essere risolta per vie diplomatiche", Rice ha offerto agli ayatollah "l'ampliamento dei rapporti commerciali" e "relazioni più normali" in cambio dello stop dell'arricchimento dell'uranio....
Commento: Le dichiarazioni del ministro americano Rice rese a Davos in Svizzera, mi fanno involontariamente pensare a due cose: il primo è che il ministro Rice sta tirando fuori una carta vincete che è quello di mandare più possibile il regime terroristico dei mullah verso un angolo da qui non si possa sfugire. Cioè dal momento che lo sa benissimo che Teheran non abbandonerà assolutamente e per nessuna ragione al mondo il suo programma atomico militare, altrimenti crollerebbe su se stesso, allora lancia questi messaggi chiedendo l'abbandono del programma atomico in cambio di "normalizzazione dei rapporti ed ecc...".Appunto la mossa politica per dire che noi abbiamo provato tutte le vie diplomatiche. seconda cosa è che il ministro Rice non ha ancora capito o non ha avuto la capacità di capire le vere intenzioni dei mullah sul nucleare. Cioè non capisce che per Teheran il suo programma nucleare ha una validità strategica e religiosa. Che non è un fine bensì è uno strumento per arrivare ad un obiettivo estremamente strategico: costruzione dell'impero islamico iraniano su tutto il medioriente e cosi via garantire il suo regno immunizzandolo da qualsiasi attacco e congiura straniera. Bisogna capire e aprire gli occhi che il regime iraniano non si fermerà assolutamente alla sola costruzione della bomba atomica ma proseguirà il suo lavoro in molti altri settori e campi, come la sta facendo tuttora oggi. Oggi giorno Teheran assomiglia, nonostante tutti i danni e spargimenti di sangue causati in tutto il mondo, le vedove italiane di Nassiria ancora sono vive e per fortuna non "estinte", ad una bambina a cui è spuntato un solo dente! Figuriamoci quando gli spunteranno tutti i 24 0 27 denti. Bisogna temere veramente quel giorno.
Io, per la prima volta dichiaro che a costo del rischio che corro per la mia incolumità fisica, continuerò a denunciare la vera identità del regime fascist-religioso di Ahmadinejad. Questo è il mio compito e la mia responsabilità umana e politica. Molti amici mi chiedono non hai paura? La mia risposta è che si, anche io sono un uomo e fatto di carne ed ossa. Ma fin quando dobbiamo essere prigionieri delle nostre paure? In questo caso la paura è la "morte della coscienza". Per tenere alta la vigilanza bisogna costantemente levigare la nostra coscienza e tenerla sveglia. Il regime dei mullah portando in mezzo alle strade le scene quotidiane di impicaggioni ha un solo obiettivo: terrorizzare la popolazione scoraggiandola da scendere in piazza.Per fortuna i giovani iraniani in particolare le ragazze hanno superato la soglia della paura e hanno reso la loro vità più proficua e più interessante verso le future generazioni.
Pochi giorni fa nella città di Sanandaj i torturatori del regime dei mullah hanno spezzato le ossa e la vita di uno studente di legge di anni 27 di nome Ebrahim Lotfollahi. Il suo corpo fu talmente mal ridotto sotto le torture subite che i responsabili del regime hanno deciso di seppellirlo di nascosto sotto una montagna di cemento. Il mio coraggio, se possiamo chiamarlo cosi si abbevera dalla volontà di cambiare il destino del paese di questi eroi dell'UMANITA'.
Viva il loro ricordo

karimi davood

 
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