martedì 18 dicembre 2007

Palestina-Israele: Conferenza per aiutare i palestinesi a Parigi


Con grande soddisfazione, la signora Maryam Rajavi, presidente eletta dalla resistenza iraniana ha accolto la solidarietà internazionale espressa a favore della questione palestinese durante la conferenza parigina per la raccolta di aiuti a favore della popolazione. Il presidente Sarkozi ha espresso la speranza che entro 2008 si arrivi ad un governo democratico ed indipendente. La signora Matyam Rajavi congratulandosi con il presidente francese Sarkozi e con il presidente palestinese ha detto:" è un passo coraggioso a favore della pace e della sicurezza e della democrazia di cui l'unico nemico è il regime fascist-religioso e terrorista dei mullah iraniani."
La presa di posizione del presidente della resistenza iraniana in questo delicato momento è molto significativo: Secondo noi, più tardi si arrivi ad un accordo è più soddisfatto il regime dei mullah. Anche perché è l'unica parte che sempre si è opposto a qualsiasi idea della pace tra entrambe parti e quando ha potuto ha gettato la benzina sul fuoco della guerra: la presa degli ostaggi, commissionata dal leader supremo iraniano Ali Khamenei, nei territori palestinesi e nei territori libanesi che causarono 33 giorni di guerra e di violenza senza arrivare a nulla di buono. Di quelli ostaggi non ne sappiamo nulla.
Di recente è apparso anche la notizia del siluramento di Nassrallah da parte dei mullah iraniani che non sono soddisfatti del suo operato. Comunque per il popolo iraniano prima si arrivi ad una pace tra i palestinesi e gli israeliani meglio è. E sarà un motivo di gioia e di soddisfazione come ha dichiarato il nostro presidente della resistenza, la creazione di uno stato palestinese indipendente e democratico e pacifico sarebbe come tagliare una mano e una gamba al regime dei mullah in medioriente. Sarebbe una grande gioia. Sarebbe come togliere il terreno fertile al fondamentalismo islamico e bruciare con il fuoco della pace tutti i nidi dove si annidano i mullah iraniani che mirano a costituire l'impero islamico in medioriente a partire appunto dalla Palestina. Secondo me se Israele vuole veramente combattere il regime iraniano e allontanare il suo pericolo deve iniziare appunto da casa sua ed eliminare tutti i fattori che danno la possibilità a crescere e vivere l'ideologia della morte fomentata da Khomeini che per primo ha lanciato lo slogan: "la conquista di Ghods passa per Karbala". Israele se veramente vuole reagire al pericolo atomico prima deve reagire alla ideologia integralista iraniana che è mille volte più pericolosa della sua bomba atomica: basti guardare i suoi kamikaze seminati in tutto il territorio Israele e palestinese. Allora bisogna incoraggiare Israele a adottare delle iniziative coraggiose ed eroiche mirate a colpire non militarmente Iran e i Mullah ma ideologicamente e psicologicamente . Bisogna togliere i fattori di crescita del fondamentalismo islamico iraniano in territori interessati.
E' difficile? Non credo. Ci vuole coraggio e determinazione e anche un po di ironia. Perchè ironia? Perchè ironia funziona da lubrificante e serve per non far inceppare il motore della grande iniziativa.
In bocca al lupo sia ai palestinesi che agli israeliani.
I miei migliori auguri al popolo palestinese e al popolo israeliano per la creazione di due stati pacifici, democratici, indipendenti e laici e lontani dal fondamentalismo islamico e religioso.
karimi davood

 
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