giovedì 25 ottobre 2007

ULTIMA NOTIZIA




New York 25 ottobre 2007
Gli USA stringono la morsa sull'Iran: Guardiani della rivoluzione dichiarati terroristi


L'amministrazione Bush sta per introdurre nuove misure unilaterali nei confronti dell'Iran: la divisione "Quds" dei Guardiani della rivoluzione verrà dichiarata organizzazione terroristica, nelle prossime ore, dal segretario di Stato Condoleeza Rice, e dal segretario del Tesoro Henry Paulson, secondo quanto anticipano fonti della Casa Bianca citate oggi dal New York Times. E' la prima volta che una forza militare regolare di un Paese sovrano viene iscritta nella lista nera del Dipartimento di Stato.
L'adozione della misure bloccherà qualsiasi relazione commerciale con i Guardiani della rivoluzione, e renderà possibile il congelamento dei conti esteri e di altri beni della forza militare creata subito dopo la rivoluzione khomeinista. Lo scorso agosto, la Casa Bianca aveva preannunciato l'intenzione di dichiarare l'intero corpo dei Guardiani della rivoluzione un'organizzazione terroristica straniera, sollevando aspre critiche fra gli alleati europei.
Il quotidiano americano considera la misura introdotta oggi come una soluzione di compromesso. Qualsiasi istituzione finanziaria americana in possesso, o in controllo, di beni delle forze speciali Quds dovrà' trasferirli al dipartimento di Stato. Considerati gli scarsi rapporti commerciali fra Washington e Teheran il principale effetto di questa misura è politico, sottolinea il New York Times.


COMMENTO: Questo provvedimento degli Stati Uniti d'America è un buon segnale di fermezza nei confronti del corpo terroristico dei mullah iraniani. Che ben vengano altri provvedimenti restrittivi nei confronti del regime dei mullah con tutti i suoi meccanismi e istituzioni. Non bastano solo delle sanzioni contro un solo organo terroristico. Si sa che secondo la costituzione del regime dei mullah, " tutti gli organi e le istituzioni e mezzi a disposizione delle repubblica islamica iraniana devono essere usati nella direzione della diffusione dell'islam ". Il che significa che l'intero regime iraniano, dalla A alla Z funzionano e lavorano in direzione della diffusione del terrorismo e dell'integralismo islamico iraniano. Allora è necessario l'adozione delle severe e generali sanzioni contro tutto il regime e non solo contro la Sepah passdaran. La Sepah è un organo esecutivo del pensiero fondamentalista del regime dei mullah. Di conseguenza per colpire bene questo organo bisogna mirarla sulla testa. Il capo supremo religioso chiamato Velayate Faghih: attualmente Ali Khamenei.

E poi affiancare le sanzioni con delle azioni incoraggianti indirizzate alla popolazione iraniana. Cioè l'adozione dei provvedimenti che affianchino e incoraggino il popolo iraniano nel ripristinare i loro diritti legittimi finalizzati a cambiare democraticamente e radicalmente il regime terroristico dei mullah. Per esempio: la rimozione del nome della resistenza iraniana dalla lista nera europea e americana. Sicuramente, in questo caso, il regime dei mullah comprenderà meglio il messaggio della comunità internazionale. Per curare il tumore maligno chiamato il fondamentalismo islamico iraniano bisogna dotarsi della prontezza, della fermezza e della determinazione. Altrimenti la metastasi è in un' immediata prospettiva. In quel caso non so chi vincerà chi? Ma sono sicuro che il malato colpito dal tumore, non avrà grandi chance se non quello di appellarsi a qualche pellegrinaggio di fortuna presso qualche luogo che lo operi chirurgicamente. Ma come abbiamo sempre ripetuto la soluzione di questo tumore non è la guerra dall'estero oppure la cura amorevolmente portato avanti dall' alto rappresentante della politica estera della comunità europea Solana.

Secondo quanto hanno riportato le agenzie, Solana ha detto che " erano già difficili le trattative sul nucleare, adesso con l'estensione della delegazione iraniana le trattative diventeranno assai più difficili". E' vero signor Solana. Diventeranno talmente difficili che alla fine lei sarà costretto ad ammettere che in questi anni " sono stato preso in giro dai mullah e ho pestato acqua nel mortaio".

Spero che arrivi prima possibile quel giorno. E ancora spero che quel giorno non sia troppo tardi. Il regime dei mullah, una volta costruita la bomba atomica, non parlerà più con la diplomazia. Cambierà sicuramente il suo linguaggio.

karimi davood


 
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