mercoledì 25 luglio 2007

MARYAM RAJAVI AL MEETING DI SAN ROSSORE


L’INTERVENTO DI MARYAM RAJAVI AL MEETING DI S.ROSSORE : “L’ISLAM MODERATO è L’UNICO ANTIDOTO POSSIBILE AL FONDAMENTALISMO”

C’era anche il Consiglio della Resistenza Iraniana alla seconda giornata del meeting di S.Rossore dedicata ai diritti delle donne e presenziata dalla ministra per le Pari Opportnuità Barbara Pollastrini.
La presidente del CNRI, Maryam Rajavi, nell’impossibilità di partecipare personalmente, ha tenuto il suo intervento durante la tavola rotonda della mattina, in videoconferenza.
La leader della Resistenza Iraniana ha sottolineato come la pretesa dei mullah di giustificare le pratiche barbare e violente con l’argomentazione culturale e religiosa sia completamente infondata. L’Islam, ha ribadito veementemente e ripetutamente Maryam Rajavi, promuove la tolleranza, la coesistenza e l’uguaglianza di genere. Il vero Islam è democratico e non ha nulla a che vedere con la pena di morte, le lapidazioni, le fustigazioni e le altre pratiche barbare del regime dei mullah che sono soltanto strumenti indispensabili alla repressione.La Repubblica Islamica dell’Iran da ventotto anni promuove una politica estera finalizzata all’esportazione del terrorismo e del fondamentalismo islamico. Ne sono testimonianza i documenti prodotti dal CNRI riguardo alla pesante e diffusa infiltrazione del regime in Iraq. È poi a conoscenza di tutti l’influenza iraniana in Libano e in Afghanistan.
È chiaro quindi che l’Iran rappresenta un problema per la stabilità di tutta la regione mediorientale e conseguentemente un problema che riguarda da vicino anche l’occidente.
“Qual’è la strategia da adottare per contenere il fascismo religioso dilagante?” ha chiesto alla platea la presidente della Resistenza. Non è un intervento militare esterno ma non è neanche il perseguimento della politica dell’accondiscendenza, ossia la ricerca di un dialogo che si conclude sempre con la vittoria delle posizioni del regime.
L’unico modo per arginare il fondamentalismo religioso promosso dai mullah, è quello di dare pieno sostegno alla Resistenza iraniana e di interrompere immediatamente l’accondiscendenza.
Il popolo iraniano, ha sottolineato la Rajavi, deve essere l’unico artefice, insieme alla sua resistenza, di una cambiamento democratico del regime. In quest’ottica la politica dell’Unione Europea che si ostina, contravvenendo alle sue stesse leggi, a mantenere il PMOI sulla lista terroristica, non fa altro che bloccare la strada verso la democrazia.
La Resistenza Iraniana, ha spiegato la Rajavi nel suo intervento, è la maggiore forza d’opposizione al regime.
Innanzitutto perchè il migliore antidoto al fondamentalismo islamico è l’islam moderato che impedisce ai fondamentalisti di diventare portavoce esclusivi del sentimento religioso della popolazione.
In secondo luogo perchè il CNRI dimostra con la sua stessa esistenza la compatibilità dell’islam con la democrazia e con il principio dell’uguaglianza di genere
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SILVIA POZONE

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO