mercoledì 11 luglio 2007


IRAN: DOPO 5 ANNI TORNA LAPIDAZIONE PER ADULTERO, CRITICHE ONU

(AGI/REUTERS/AFP) - Teheran, 10 lug. - Dopo una moratoria di cinque anni tornano le lapidazioni in Iran e arriva l'immediata condanna dalla comunita' internazionale. Un uomo e' stato lapidato per adulterio in un villaggio nella parte nordoccidentale dell'Iran e la sua compagna rischia la stessa sorte. Lo ha reso noto Alireza Jamshidi, portavoce giudiziario, affermando che il verdetto e' stato eseguito nelle scorse settimane ad Aghche Kand, nella provincia di Qazvin, senza precisare la data. "La sentenza era definitiva", ha detto Jamshidi, quindi era stata approvata dalla Corte Suprema. "E' stata eseguita alla presenza del giudice che ha emesso la condanna", ha aggiunto. L'uomo si chiamava Jafar Kiani e, secondo gli attivisti per i diritti umani, era stato arrestato 11 anni fa mentre viveva con Mokarrameh Ebrahimi, anche lei condannata alla lapidazione perche' entrambi adulteri. Jafar era gia' scampato alla lapidazione lo scorso 21 giugno, grazie alle proteste delle associazioni occidentali. "Per il momento l'esecuzione della donna e' stata sospesa", ha dichiarato Jashmidi. Ebrahimi e' in carcere nella citta' di Qazvin insieme ai suoi due bambini. Secondo il codice penale iraniano, gli uomini vengono sepolti fino alla vita e con le mani legate dietro la schiena, le donne sepolte fino al collo. Le pietre che gli vengono lanciate contro non devono essere molto grandi per evitare di uccidere subito i condannati, lasciandoli soffrire fino alla fine. Nel 2002, l'Ayatollah Mahmoud Hashemi Shahrudi, capo della giustizia iraniana, aveva sospeso questa pratica e, da allora, ha sempre negato che nel Paese si fossero verificate nuove lapidazioni. Ma le associazioni che si battono per la difesa dei diritti umani hanno sempre sostenuto il contrario. Secondo un rapporto redatto ad aprile da Amnesty International in Iran le esecuzioni sono in aumento. Almeno 177 persone sono state giustiziate in Iran nel 2006, 110 quest'anno, molti per impiccaggione. La lista dei crimini punibili con la pena capitale in Iran include l'omicidio, i reati a sfondo sessuale, l'apostasia, la blasfemia, il traffico di droga, lo spionaggio, l'adulterio e la prostituzione. Alla notizia dell'esecuzione di Kiani, ferma condanna e' stata espressa da Louise Arbour, commissario Onu per i diritti umani. "Sono estrememente preoccupata che nonostante la moratoria del governo iraniano sulle lapidazioni, la condanna sia stata ugualmente eseguita" ha detto la Arbour che ha chiesto a Teheran di fermare l'esecuzione della sua convivente. Il ministro degli Esteri norvegese, Jonas Gahr Stoere ha convocato l'ambasciatore iraniano a Oslo per protestare formalmente. "Esprimo una condanna nei piu' forti termini di questa punizione barbara e disumana", ha detto Stoere al diplomatico iraniano. L'ambasciata Norvegese a Teheran ha ricevuto istruzioni per organizzare una visita in prigione a Mokarred Ebrahimi, per cercare di evitare che la donna sia lapidata. (

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO