sabato 14 luglio 2007

DOPO L'UOMO LAPIDATO ADESSO RISCHIA LA STESSA SORTE ANCHE LA COMPAGNA

Di Karimi Davood

Verso la fine di giugno, in una mattinata qualunque, aprendo il blog di una nota giornalista iraniana sono venuto a sapere dell'imminente lapidazione di una coppia accusata di adulterio! Iniziai subito a tradurre la notizia e diffonderla tramite internet, questo meraviglioso mezzo di comunicazione con cui mi sto prendendo confidenza. La radio Zapping condotta dal dott. Forbice la sera stessa ne ha data la notizia e ha chiesto l'interveno degli organi competenti. Grazie all'intervento e mobilitazione interna e esterna siamo riusciti a costringere il regime dei mullah a ritirarsi e alzare le mani e rinunciare a questo disumano atto medievale degno solamente del regime dei barbari di 4000 mila anni fa. Il giorno dopo abbiamo avuto la bellissima notizia della rinuncia della lapidazione della coppia. La mobilitazione interna e ed esterna era riuscito a spazzare via e costretto ad arretrare la spaventosa e famigerata macchina repressiva del regime dei mullah. Per gli addetti ai lavori, come il sottoscritto, la notizia della rinuncia pur essendo soddisfacente ma allo stesso tempo ci metteva in un'ansia permanente. Anche perché vedevamo un mostro ferito che continuamente ci faceva vedere i denti minacciandoci di vendetta. La ragione per cui eravamo in una costante preoccupazione nasceva dalla natura di questo sistema religiosa e dalla necessità di spargimento del sangue con cui si regge in piedi da quasi 30 anni. Noi sapevamo benissimo che questa rinuncia non è la salvezza per questa coppia condannata a morte solo perché si amavano. Forse, se, si odiavano, non avrebbero rischiato nel regime dei mullah di nessuna punizione. Ecco è qui che bisogna riflettere su questo episodio. Nel regime di Teheran chi ama rischia la pelle e la lapidazione. Invece se si odia ha più probabilità di soppravvivenza. Il messaggio del fondamentalismo islamico è unico: ODIO, tradotto significa spargimento di sangue, violenza, terrorismo, amputazione degli arti, impiccagioni in pubblico di fronte ai bambini, violenza carnale alle ragazze vergini prima della fucilazione( altrimenti andrebbero in paradiso), diffusione della prostituzione con delle cifre astronomiche, diffusione della criminalità, introduzione negli statti Più intimi della gente. In poche parole il contenuto del messaggio del padre del terrorismo e dell'integralismo iraniano da cui è nata una miriade rete di violenza in tutto l mondo con milioni di morti da tutte le parti è stata la MORTE! Adesso mi dovete dare ragione di restare più preoccupato di prima. Avevamo le fondate ragioni di restare ancora scettici e preoccupati. Io conosco il DNA del regime iraniano: è assettato di sangue. Ogni suo pezzo cromosomico è composto dalla violenza e dal mietere la morte. Basti guardare luoghi in cui ha messo il piede: Iran, Iraq, Afganistan, Algeria, Beirut, Israele,Aamerica latina ecc.. In particolare è assettato del sangue degli innocenti. Non gli bastano le guerre che ha scatenato.
Comunque dopo quasi un mese, il regime dei mullah è partito all'attacco e ha firmato la p atroce morte che l'umanità abbia mai conosciuta: la lapidazione. Nonostante gli impegni presi con la comunità internazionale ha sfidato il mondo civile e ha dimostrato ancora una volta la sua vera natura. Non bisogna restare indifferenti di fronte a questa barbarie. la lapidazione di giovedì scorso è l'altra faccia dello sgozzamento della ragazza Pakistana Hina successo in Italia e di recente è stata svolta la prima udienza.
Il regime dei mullah oltre ad essere specializzato nell'eseguire le p spaventose azioni di terrorismo è anche il grand maestro della demagogia. Notate bene di che cosa si tratta. Si dice che in Iran non vola una mosca senza autorizzazione di khamenei, capo supremo del regime. Allora come si spiega questa lapidazione che andava contro gli interessi internazionali del governo iraniano? Allora come è possibile che un giudice di un paese piccolo abbia cosi tanta autonomia ad eseguire una pena cosi spaventosa che avrebbe portato la repubblica islamica sotto l'occhio attento e critico del mondo intero? Come sostengono attualmente i responsabili della giustizia iraniana, il giudice ha operato secondo la sua autonomia e senza aver interpellato il governo centrale!!! Le autorità sostengono che i massimi responsabili non erano a conoscenza dell'imminente esecuzione della lapidazione e che il giudice l'ha eseguito di personale iniziativa nonostante il circolare del capo della giustizia Ayattolah Shahroudi. Adesso che hanno consumato un crimine contro l'umanità e aver ruttato in faccia all'opinione pubblica interna ed esterna, tutti nascondono le mani e scaricano la colpa sul giudice religioso della città di Takistan dove avvenne la lapidazione. Tutte le autorità interpellate cercano di salvare le massime autorità che hanno autorizzato questo crimine a partire da Khamenei e dallo stesso Shahroudi. Secondo la mia opinione, la data e il luogo della lapidazione sono stati scelti dalle massime autorità e decisi anche le mosse da prendere successivamente quando la notizia sarebbe stata diffusa. L'obbiettivo dei mullah non era nascondere la lapidazione anzi è terrorizzare la popolazione allo stesso tempo nascondere le mani dietro la demagogia tipico della loro natura. La repressione è una fonte di nutrizione per il regime. Senza di essa il loro corpo si esaurisce e sparisce. E' esattamente come il terrorismo. Senza di esso il regime iraniano non è nulla. Senza di esso il progetto dell'impero islamico non parte.
Senza cambiare il regime iraniano è utopica pensare che in futuro non ci saranno altre lapidazioni. Anno scorso nella città di Mashahad hanno lapidato una coppia nel cimitero della città. La repressione ed il terrorismo sono due componenti fondamentali del piatto da cui si nutre il regime dei mullah.Senza capire questo fondamentale indizio ci caschiamo ancora una volta nella trappola dei mullah: Ayatolah Shahroudi non sapeva; Ayattolah khamenei non sapeva; la magistratura iraniana è autonoma e i giudici sono autonomi e Iran è grande ed è difficile controllare tutto il paese ecc...
Adesso nel carcere di Takistan è in attesa della lapidazione una moglie, una mamma che stringe al suo petto un figlio di quattro anni orfano da giovedì scorso e ad ogni apertura della porta grida e chiede aiuto alle sue compagne di non lasciarla da sola e piange continuamente. Piange il suo uomo lapidato e piange i suoi figli diventati orfani e piange anche se stessa. Non sa, se, anche questa volta, gli occidentali cascano nella trappola dei mullah che gli danno l'assicurazione che " Mokarrame non verrà lapidata"! Ma C'è sempre il rischio che la lapidazione si trasformi in impiccagione. Anche in questo caso i mullah nasconderanno le mani dondolanti di sangue e diranno di avere rispettato la loro promessa. Mokarrame non è stata lapidata ma impiccata!
In quel caso avremmo ancora due ragazzi di 5 e di 11 anni orfani di papa e mamma!
Per combattere il fondmentalismo e l'integralismo bisogna conoscere prima di tuuto il suo DNA. E poi il suo antitesi. Senza di essi il lavoro svolto è tutto sprecato.

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