giovedì 28 giugno 2007

PENA DI MORTE: AMNESTY, STOP A ESECUZIONI DI MINORENNI IN IRAN


giovedì 28 giugno 2007 h. 11:25


(AGI) - Roma, 27 giu. - Una moratoria immediata in Iran per impedire ulteriori esecuzioni di ragazzi minorenni all'epoca del reato. E' quella chiesta da Amnesty International alle autorita' giudiziarie e politiche di Teheran, insieme a una modifica del sistema legislativo per impedire che i minorenni possano essere condannati a morte. Attualmente sono 71 i minorenni in attesa di esecuzione nella Repubblica islamica, il Paese che dal 1990 ha raggiunto il maggior numero di esecuzioni di minorenni. La denuncia e' contenuta in un nuovo rapporto sulla pena di morte dell'organizzazione per i diritti umani. "L'Iran e' rimasto praticamente l'unico paese in cui persone di eta' inferiore a 18 anni all'epoca del reato vengono messe a morte", ha dichiarato Malcolm Smart, direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty, "ed 'e' giunto il momento che le autorita' iraniane pongano fine a questa pratica vergognosa". Nel suo rapporto, Amnesty elenca i nomi dei 71 minorenni che aspettano di essere giustiziati, ma ha avvertito che il numero effettivo di condannati potrebbe essere molto piu' elevato, poiche' molti casi di pena di morte in Iran non vengono resi pubblici. Dei 24 minorenni all'epoca del reato messi a morte dal 1990, 11 erano ancora minorenni al momento dell'esecuzione mentre gli altri sono stati tenuti nel braccio della morte fino al raggiungimento della maggiore eta', oppure processati e condannati dopo aver compiuto 18 anni. Tra le vittime ricordate da Amnesty ci sono. Mohammed Mousavi, diciannovenne, messo a morte ad aprile per un reato commesso a 16 anni; Sa'id Qanbar Zahi, impiccato a 17 anni il 27 maggio nella prigione di Zahedan; Atefeh Rajabi Sahaaleh, condannata per "crimini contro la castita'" e impiccata a 16 anni nell'agosto 2004. Ai loro casi il rapporto dedica diverse pagine. Al di la' dell'orrore per le esecuzioni dei minorenni al momento del reato e del piu' ampio problema della pena di morte, Amnesty sottolinea tuttavia che anche in Iran "vi sono alcuni segnali positivi", in particolare un sempre piu' ampio movimento che chiede la fine della pena di morte per i minorenni. Nel documento, l'organizzazione internazionale ribadisce che "si oppone alla pena di morte incondizionatamente, a prescindere dall'eta' e dalla natura del reato", si legge nel rapporto, "perche' ogni esecuzione e' un affronto ai diritti umani". (AGI)

 
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