martedì 12 giugno 2007

Iran:minacce terroristiche reali o Bluff?


11 giu. (Apcom) - L'Iran ha minacciato di lanciare un attacco missilistico contro i paesi del Golfo e di far precipitare l'intero Medio Oriente in una guerra sanguinosa se gli Stati Uniti avvieranno un'operazione militare contro gli impianti nucleari di Teheran. L'ammiraglio Ali Shamkhani, consigliere per la sicurezza nazionale dell'Ayatollah al Khamenei, ha avvertito che gli Stati del Golfo che collaborano con gli Usa potrebbero diventare obiettivo dei missili iraniani. Shamkhani ha detto in un colloquio con Defense News, ripreso dall'edizione odierna del Times, che i missili di Teheran sarebbero lanciati non soltanto contro le basi militari nel Golfo, ma anche su obiettivi strategici come raffinerie e stazioni petrolifere. Qatar, Bahrain e Oman ospitano importanti basi Usa e britanniche. Un attacco a uno di questi paesi coinvolgerebbe tutti gli stati del Consiglio per la Cooperazione nel Golfo: Arabia Saudita, emirati arabi Uniti e Kuwait.

Commento: Nel momento in cui tutte le autorità americane e occidentali si comportano in una politica di accondiscendenza, in cui non lasciano nessun spazio alla popolazione e alla sua resistenza, come se fosse una questione tra loro( Usa e occidente), e il regime dei mullah e non una guerra tra il popolo iraniano e il regime dei mullah, non capisco perché di tutte queste minacce terroristiche? Non capisco quali gesti dell'America abbiano provocato le ira del regime che per bocca di Shamkhani minaccia destra e sinistra? Se il regime iraniano pretende di avere veramente tali capacità, è allora follia pura rivelare le carte che avrebbero dovuto giocare al momento opportuno. Perché giocano in anticipo tali carte? Quale buon giocatore scopre al rivale le sue nascoste e preziose mosse? Allora perché Shamkhani, ex ministro della difesa di cui un suo prezioso vice e uomo chiave nel progetto atomico militare già si è rifugiato presso gli americani( generale Asgari, scomparso di recente in Turchia), e un militare di seconda categoria, scende in piazza e sbandiera una ventata terroristica nel caso dell'attacco americano?
La verità esiste all'interno delle stesse minacce. Bluff. Se un regime è sicuro di se e non si sente sporco di nulla, allora perché si deve abbassare a tali livelli politico diplomatici? Un fatto scontato esiste ed è evidente. Il regime ha paura e si sente minacciato sia all'interno che all'esterno dell'Iran. Le ultime campagne repressive contro i giovani e le giovani ragazze dimostrano tale verità: mandare davanti alle telecamere le forze speciali con la passa montagna e arrestare i giovani " delinquenti" e portarli allo spasso nelle strade di Teheran, dimostrano l'altra faccia della verità. Paura dentro e paura fuori. Queste mosse dimostrano una sola verità che il regime dei mullah regge solamente su due colonne portanti: la repressione interna e il terrorismo esterno.
Allora quale lezione da tutto ciò?
secondo me la risposta che la comunità internazionale dovrebbe dare al regime dei mullah deve essere uguale a quella che ha dato il popolo iraniano: la resistenza e la fermezza. Senza questi due elementi non arriviamo da nessuna parte. la formula è La resistenza alla repressione e la fermezza al terrorismo. Il che significa riconoscere al popolo iraniano il diritto di decidere e di scegliere. Sicuramente non sceglierà Solana come un suo rappresnetante. Anzi ha già dato la sua sentenza. Con questo regime nessun dialogo. Anche perchè il dialogo non è la riaposta idonea alla violenza del fascismo religioso iraniano.

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